I giorni che proviamo a lasciarci alle spalle sono fatti di storie, anche semplici, che meritano di essere raccontate. Una di queste è quella di Anna, che in queste settimane di emergenza, con coraggio, ha portato avanti la lotta per una quotidianità divenuta improvvisamente difficile. Si perché, tutto in questi mesi tutto in queste settimane è risultato maledettamente difficile sopratutto per chi, deve gestire situazioni familiari problematiche, con persone anziane da accudire. Serve fare la spesa, o più semplicemente riscuotere la pensione di sua mamma cose normali, che in questi mesi sono diventate montagne impervie da scalare. Anna è un insegnante, madre di un figlio che lavora all’ospedale di Città di Castello, mi racconta delle paure per il figlio, operatore del 118, che non vede da settimane. In questi casi serve restare lucidi, Anna lo è stata. Mi chiede pubblicamente di ringraziare la compagnia dei Carabinieri di Città di Castello, sono stati loro a portare a casa di sua madre la pensione, angeli con la divisa li chiama, tutti gli operatori del nosocomio tifernate, per l’amore e la dedizione mostrate in questi mesi, chi ha donato quello che poteva per aiutare il prossimo, i colleghi giornalisti, che con puntualità hanno informato su quanto stava succedendo nel nostro territorio. Anna mi ha chiesto di manifestare il suo pensiero pubblicamente, e credo sia doveroso farlo.
Covid 19: ci sono storie che meritano di essere raccontate, una di questa è quella di Anna
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