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74esimo anniversario della Repubblica ai tempi del Covid. Torre civica tricolore, struggente esecuzione dell’inno di Mameli cantato dalla giovane Elizaveta Tromifova

A Fase2 in sicurezza anche per le ricorrenze simbolo del Paese: torre civica illuminata con la luce “tricolore”, inno di mameli e brevi interventi istituzionali. Quest’anno le celebrazioni del 74° anniversario della Festa della Repubblica si sono svolte anche a Città di Castello nel segno della ripartenza, con la doverosa sobrietà che impongono le misure in atto per limitare la diffusione del Covid19. Non c’è stato come di consueto da qualche anno lo spettacolo del tricolore srotolato dai vigili del fuoco dalla sommità della torre, ma la cerimonia, diffusa in diretta sui social-network del comune, ha comunque vissuto momenti intensi e partecipati. Promossa all’origine dal Rotary Club in collaborazione con il comune di Città di Castello la Festa della Repubblica di Città di Castello è resa possibile dall’apporto corale di tanti soggetti, tra cui i Vigili del Fuoco del Distaccamento tifernate, guidati dal Capo-Distaccamento, Giuseppe Gennatiempo, le forze dell’ordine, i vigili urbani, altre associazioni ed il tecnico, Sergio Coltrioli. Alle ore 21,30, introdotti dal coordinatore della serata, Claudio Tomassucci, il Presidente del Rotary, Giorgio Ceccarelli, il sindaco, Luciano Bacchetta e il vescovo, Monsignor, Domenico Cancian, spalle alla torre, si sono alternati al microfono per alcune brevi ma incisive considerazioni. “Consentitemi di rivolgere un ringraziamento a Sua Eccellenza il Prefetto dott. Claudio Sgaraglia che ha autorizzato questa per tutti noi importante manifestazione – ha dichiarato il Presidente del Rotary, Ceccarelli – un saluto particolare ai nostri amici vigili del fuoco che quest’ anno per i motivi legati alle limitazioni del coronavirus non scenderanno dalla torre civica con l’amato tricolore ma sappiamo essere sempre vicini alle nostre iniziative”. “Rievocare la nascita della Repubblica non deve essere una vuota commemorazione del passato – ha concluso – ma deve rappresentare altresì uno stimolo per un futuro migliore dove anche i principi del Rotary: servire al di sopra di ogni interesse personale, rispetto delle regole solidarietà trovino una giusta e doverosa applicazione.” “I settantaquattro anni di vita della nostra Repubblica – ha detto il sindaco Luciano Bacchetta – difficilmente li dimenticheremo per tutto ciò che il Covid 19 sta togliendo alla socialità e al calore del contatto umano, ma non mancheremo di ricordare le deposizioni delle corone nei sacrari della nostra Patria per sentirci vicini nonostante tutto. Un pensiero va ancora a tutti i “caduti”, alle loro famiglie, per questa terribile e ancora sconosciuta malattia, guardando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con gratitudine che a nome di tutti noi oggi si è recato in visita a Codogno, luogo simbolo dell’inizio dell’emergenza”. “Auguro alla comunità tifernate di vivere e ricordare questa giornata con spirito fiducioso verso la ripresa economica e sociale dell’Italia mettendo in campo tutta l’energia, la volontà, la creatività e la voglia di superare le difficoltà che da sempre contraddistinguono il nostro popolo. Insieme ce la faremo, come ce l’abbiamo sempre fatta”. Anche il vescovo monsignor Domenico Cancian, ha parlato di un evento caro ai tifernati, che seppur in misura contenuta per le ovvie ragioni di sicurezza arriverà a tutte le famiglie con i colori della torre illuminata come la bandiera simbolo dell’unità nazionale e della coesione sociale che anche la chiesa promuove sempre in tutte le sue componenti. Prima della conclusione della cerimonia ufficiale, la promettente e giovanissima cantante di undici anni, originaria di Mosca, Elizaveta Trofimova, che risiede a Città di Castello, dove studia canto con il maestro Alessandro Bianconi che lo scorso anno ha conquistato il primo premio alla finale mondiale di “Sanremo-Junior” che si è svolta nel tempio della canzone al Teatro Ariston ed al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo) dalla terrazza del Palazzo Anastasi-Tarfanelli (ringraziati dal Presidente del Rotary per la disponibilità) ha eseguito alla perfezione l’Inno di Mameli e commosso tutti i presenti e coloro che si sono collegati via social-network. La cerimonia è stata preceduta dalla messa in rete di un bellissimo video della città di notte realizzato da Tiziano Minciotti con voce narrante di Mauro Silvestrini.

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