Carizia chiuso ad ogni confronto: per gli umbertidesi solo briciole

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“Ammontano a circa 2,5 milioni di euro le risorse arrivate fino ad ora dal Governo, mentre l’Amministrazione Carizia non mette un euro dal proprio bilancio per imprese e famiglie in difficoltà.” Inizia così la nota stampa del Pd di Umbertide a quanto accaduto lo scorso giovedì in Consiglio comunale. Carizia e la Lega hanno bocciato l’emendamento a firma di tutte le opposizioni, con parere tecnico favorevole, volto a mettere altri 300 mila euro (derivanti dalla rinegoziazione mutui, in totale circa 600mila euro) per le famiglie in difficoltà, per abbassare i tributi comunali e per i trasporti. Si è scelto quindi di utilizzare soltanto una minima parte del disponibile e di accantonarne la restante per politiche che in realtà dovevano essere fin da subito programmate e decise, non quindi rinviate come ha deciso la Lega a data da destinarsi. Questa maggioranza ha presentato un rendiconto che fotografa il fatto che la città è ferma: nel 2019 non si è fatto niente nelle frazioni, niente nel capoluogo; sono cresciute le tasse e il caos e l’approssimazione regna. E non danno alcuna risposta relativamente ai servizi scolastici (il nuovo asilo nido per Carzia è scomparso dall’orizzonte e a settembre? I ragazzi dovranno tornare a scuola quindi bisogna adeguarle all’emergenza sanitaria). Riguardo i servizi sanitari ancora aspettiamo di sapere quando riapre l’RSA, ma il disinteresse del Sindaco è palese. Prima di fare comunicati poco attendibili bisognerebbe quindi stare attenti allo svolgimento dei lavori consiliari in modo tale da comprendere in maniera oggettiva proposte e oggetti di discussione vari. Ci troviamo invece di fronte una maggioranza che boccia a prescindere qualsiasi istanza delle opposizioni che invece, ciascuna con le proprie sensibilità politiche, cercano di anteporre all’interesse di parte lo spirito propositivo finalizzato a produrre atti amministrativi con una certa efficacia sociale. Nascondersi dietro alle solite espressioni del buon padre di famiglia non è più sufficiente, servono atti deliberativi e un cambio di marcia che non sembra toccare minimamente la lega e questa giunta. Un’Amministrazione, in sintesi, sorda ad ogni confronto, arroccata, spaventata ed arrogante.

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