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Ha riaperto al pubblico il Museo di Santa Croce

Dopo la chiusura forzata a causa dell’emergenza Covid-19, ha riaperto al pubblico il Museo di Santa Croce.I visitatori, come informa Sistema Museo, saranno accolti nel completo rispetto di tutte le vigenti norme in materia di sicurezza e igiene anti Covid-19, con cartellonistica adeguata alle esigenze di visita e stazioni con igienizzanti gel in più punti del museo.Il Museo è dotato di un protocollo di sicurezza che regolamenta le modalità di accesso, consentito solo con l’uso di dispositivi di protezione individuale e regolato per mantenere il distanziamento: l’ingresso è inoltre vietato ai visitatori con sintomi influenzali.Il percorso di visita è definito e segnalato: ciò consente il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.Il Museo, per il mese di giugno, aprirà il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30.Nella chiesa trecentesca dove è ospitato il museo si trova sull’altare maggiore la pala della Deposizione dipinta da Luca Signorelli nel 1516, L’opera è l’unica fra i tanti lavori su tavola del maestro cortonese a trovarsi ancora nel suo sito originale. La stessa caratteristica, alquanto insolita per un museo, si verifica anche per i dipinti posti sugli altari laterali.
La Deposizione fu commissionata dalla confraternita di Santa Croce nei primi mesi del 1516 e terminata nel luglio dello stesso anno. La data compare in basso a destra sulla cornice originale, inglobata nel 1611-12 in una più grande mostra lignea intagliata. La scena della Deposizione è inserita in un’ampia illustrazione dei momenti salienti della Passione: in alto a sinistra le tre croci sul Golgota; al centro la Deposizione, cui assistono il gruppo delle Marie, la Vergine già svenuta e la Maddalena; a destra San Giovanni, al disopra del quale sono rappresentati il trasporto del corpo verso il sepolcro e il compianto del Cristo morto. Essendo la confraternita intitolata alla Santa Croce, i tre pannelli della predella sono dedicati alla leggenda del Ritrovamento della vera croce di Cristo nella versione tratta dalla Leggenda aurea di Iacopo da Varagine, testo assai diffuso nel Medioevo.

Di grande importanza nel Museo anche altre opere provenienti dalla vicina chiesa di San Francesco, tra cui una tela di Niccolò Circignani detto il Pomarancio, raffigurante la Madonna con il Bambino in gloria.

Il museo di Santa Croce presenta anche un’importante sezione archeologica: materiali ceramici dall’età protostorica al periodo ellenistico e romano, che attestano una frequentazione di lunga data della zona, monete databili al IV-V secolo d.C. da un insediamento sul Monte Acuto e una stipe votiva che ha restituito bronzetti di tipo italico del genere schematico a figura umana e animale, databili al VI-V secolo a.C. Fanno certamente riferimento ad una società pastorale, in cui gli ex voto di uomini e animali rappresentano la richiesta di protezione e il ringraziamento per l’intervento divino.
Per informazioni è possibile contattare il numero telefonico 0759420147 o l’indirizzo. umbertide@sistemamuseo.it.Possono essere visitati anche i siti www.umbriaterremusei.it o www.sistemamuseo.itIl Museo di Santa Croce, Sistema Museo e Terre e Musei dell’Umbria sono presenti su Facebook, Twitter ed Instagram.

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