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“Il Tappeto dei Ricordi”, i pittori della Valtiberina invitati a partecipare

Anche la comunità di Pittori della Valtiberina è invitata a partecipare al Tappeto dei ricordi. La Compagnia Artisti di Sansepolcro invita a dipingere su stoffa il proprio quadretto tutti quei pittori che vogliono lasciare il segno su questo straordinario progetto che costituirà una autentica mostra/evento a cielo aperto. “Il Tappeto dei Ricordi”, nato dalla vulcanica mente della biturgense Vania Raspini, con vari sostegni di privati e associazioni, continua a conquistare i metri che lo dividono dalla meta che si era prefissato. Un’idea nata nei giorni di quarantena ha fatte lavorare centinaia di donne a quadretti fatti a maglia o a uncinetto, ma anche con altre singolari tecniche, tutti di 30 cm per 30 cm. “Ci siamo un po’ allargati dal progetto iniziale ed ora accettiamo ben volentieri anche altre forme espressive su stoffa – spiega Vania Raspini – siccome stanno arrivando vari contributi di stampa e pitture su stoffa abbiamo pensato con la complicità della Compagnia Artisti di invitare tutti i pittori ed i grafici che volessero realizzare il proprio quadretto dipinto”. Nella realizzazione di un tappeto che coprirà tutto il corso , via XX Settembre a Sansepolcro, ma, è già deciso, sarà esposto anche nella dritta di Anghiari, entra quindi di diritto anche la pittura. Nel tappeto che ricorda la coperta della nonna, quella fatta con gli avanzi di lana, tutta colorata, tutta diversa, trattandosi ormai di una collezione di mani e contributi, non potevano mancare le mani della comunità di creativi per eccellenza. Mentre continuano ad essere invitate tutte quelle donne che possono farlo ai ferri, all’uncinetto o come meglio credono purché l’ultimo giro sia possibilmente in bianco o in nero, colori di Sansepolcro, si invitano quindi anche i pittori a dipingerlo su stoffa, di qualunque tipologia e consistenza purchè l’ultimo giro esterno sia realizzato a  maglia o ad uncinetto o, ancora, ci sia cucita una passamaneria che possa consentire all’organizzazione le opportune operazioni di maglieria per assemblarli agli altri quadretti. “Quindi i pittori che vorranno potranno dipingere anche in un vecchio quadretto di stoffa, magari tratto da un lenzuolo dismesso, un paesaggio, un soggetto surreale, astratto, simbolico o grafico a piacere e, con la complicità, della moglie, della mamma o della nonna farsi realizzare l’ultima parte esterna a uncinetto o in maglieria – ha detto Michele Foni – responsabile della Compagnia Artisti – Chi non avesse l’opportunità di far fare questo lavoro esterno, che io vi propongo come modello in un quadretto ritraente Sansepolcro da me realizzato, potrà far cucire sui bordi una passamaneria che consentirà alle persone che dovranno assemblare i vari pezzi le operazioni di montaggio”. Il quadretto dovrà, da completo, quindi comprensivo di striscia di lana, striscia di uncinetto o passamaneria raggiungere le dimensioni totali di 30 cm per 30 cm. La superficie dipinta, questo vale per i pittori, potrà invece variare all’interno delle dimensioni dette. Si ricorda a tutti che il quadretto viene donato all’organizzazione e che questa alla fine della manifestazione dividerà il lungo tappeto in copertine per gli enti e gli istituti che ne hanno bisogno e destinerà le parti evidentemente pittoriche al decoro di spazi pubblici e quindi in vario modo si continuerà a far vivere questi piccoli grandi capolavori scaturiti da questo lungo momento di riflessione. Intanto stanno aumentando le persone e le associazioni che hanno deciso di aderire a questa iniziativa a testimonianza della vitalità e l’amore che la gente nutre per Sansepolcro. Se ne stanno, per esempio, aggiungendo anche dai comuni vicini tanto che ormai dovremo parlare di una iniziativa comprensoriale.
“Sono felice di collaborare con questa idea, intravedo una mostra nella mostra. Quella di quanti potranno, tra i quadretti di lana, scorgere anche una bella serie di dipinti in una mostra fortunatamente non più virtuale – dice ancora Michele Foni – Soprattutto il valore di questa iniziativa che ha fatte sentire utili tante donne che si erano trovate nella solitudine dell’inattività e le ha salvate dalla paura di sentirsi inutili merita anche il commento pittorico di chi sa esprimersi con i colori”. Tutti i pittori interessati, dovranno portare il proprio quadretto finito direttamente all’ideatrice, o a Sonia Fortunato dell’Associazione Commercianti del Centro Storico.

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