La compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano (Barcellona) con Prometheus, serie video-teatrale basata sul mito greco, Nicola Galli con Genoma scenico | dispositivo digitale performance interattiva di danza per 8 / 10 giocatori, Simone Pacini- Giselda Ranieri con Isadora – the Tik Tok dance project dedicato alla generazione Z, Enchiridion con Shakespeare Showdown/ Romeo & Juliet, progetto di sviluppo di un videogioco sulle opere shakespeariane e Umanesimo Artificiale/Joana Chicau e Jonathan Reus con Anatomies of Intelligence che mette in parallelo l’anatomia umana e la struttura dell’intelligenza artificiale, sono, a pari merito, le compagnie vincitrici del bando RESIDENZE DIGITALI, un progetto di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in collaborazione con AMAT e Anghiari
Dance Hub, in partenariato con ATCL per Spazio Rossellini. Il bando, a cui hanno partecipato circa 400 compagnie da tutta Italia e dall’estero, che hanno messo in campo situazioni alternative, modelli ibridi con i quali far interagire il pubblico, era partito originariamente per due residenze che poi con i nuovi partner sono diventate quattro, e infine cinque, vista l’alta qualità delle proposte presentate.
La giuria, composta da Angela Fumarola, Fabio Masi e Ranieri Del Testa per Armunia, Gianluca Cheli, Lucia Franchi, Alessandro Marini, Chiara Ramanzini, Luca Ricci per CapoTrave Kilowatt, Roberto Cantarini, Daniela Rimei, Gilberto Santini, Carlotta Tringali per AMAT, Alessandra Stanghini e Gerarda Ventura per Anghiari Dance Hub, ha lavorato in collaborazione con due esperte di digitale, Federica Patti e Annamaria Monteverdi, che saranno anche tutor degli artisti per l’elaborazione del progetto durante le residenze.
Oltre ai cinque vincitori è stata creata una short-list di altrettanti progetti meritevoli di pari attenzione. La Giuria auspica che anche questi progetti possano essere intercettati da altre residenze e strutture dello spettacolo, pe essere ospitate da altri partner. I progetti segnalati sono: Gabriele Marangoni con Human Dramaturgies, narrazione sonora e visuale collettiva del periodo di isolamento dovuto al Covid-19, Iacopo Resti con Digital revolution, sulla crisi politica e umanitaria del Sud Sudan, Serena Pea, con un percorso di narrazione visiva di esterni e interni riprodotti in miniatura, ExvUototeatro con Nella tana (un coniglio solo) sul tema degli hikikomori italiani. Il sesto progetto della shortlist ha già trovato in ATCL – Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini, attraverso la cura di Katia Caselli e Isabella Di Cola, un partner attuatore che ha scelto di intervenire sostenendo con lo stesso investimento economico dei promotori del bando (oltre alla cura che connota il valore delle residenze intese come processo creativo), una delle compagnie menzionate: Illoco Teatro con il progetto K, dedicato ad “America” di Kafka.
I premiati dunque divengono sei, auspicando che altri soggetti si aggiungano per premiare tutti e 10 i progetti.
Le compagnie menzionate saranno indicate nei siti web degli enti promotori e potranno essere ospitate da altri partner attuatori con l’obbligo di indicare su tutti i mezzi di comunicazione che i progetti sono stati selezionati dal bando delle Residenze digitali.
I 6 progetti vincitori e gli altri 4 della short-list hanno una caratteristica comune di chiarezza nella scrittura e nell’esposizione dei contenuti, collegate a una evidente qualità artistica e di pensiero che viene veicolata attraverso lo spazio digitale.
I lavori selezionati potranno avvalersi anche di altri contributi produttivi forniti da ulteriori soggetti dello spettacolo, in quanto non si richiede alcun vincolo di esclusiva.
Quest’esperienza, per la sua unicità, aiuterà anche il panorama nazionale a conoscere come l’ecosistema mediale contemporaneo si sta interrogando sul presente. Con questo bando, il Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) con AMAT, Anghiari Dance Hub e ATCL per Spazio Rossellini non rinunciano alla propria vocazione di accoglienza degli artisti in residenza presso le proprie strutture, piuttosto vogliono trasformare una difficoltà in un’opportunità, per aprire nuove sfide formali e concettuali, produrre contenuti artistici innovativi, conquistare nuove fasce di pubblico, come i post millennials, e affiancare, non certo sostituire, le forme consuete di fruizione dello spettacolo dal vivo.
Entro la fine del 2020, i progetti vincitori proporranno in rete delle presentazioni pubbliche del lavoro svolto in residenza.