Il format si è svolto tra Relais Borgo di Celle e il circolo ippico Città di Castello – Concluso il programma equestre che sarà divulgato in sette puntate su Fise TV
(AVInews) – Città di Castello, 16 giu. – Campus Life Experience ha battuto l’ultimo ciak della sua prima edizione a Città di Castello. Sedi dell’inedito programma equestre (che sarà divulgato in sette puntate su Fise TV), il Relais Borgo di Celle e il circolo ippico Città di Castello.
Dieci giovani guidati dai coach Danilo Scagnoli e Massimiliano Menegon hanno vissuto l’equitazione a 360 gradi con due tecnici di eccellenza. I primi giorni sono stati affidati a Laura Conz, olimpionica di dressage e tecnico IV livello europeo con sette medaglie di bronzo Coni al valore sportivo e una palma di bronzo Coni al merito tecnico. Laura Conz ha portato con sé anche l’esperienza maturata per anni come capo equipe e tecnico della nazionale per le discipline del completo, del dressage e della paralimpica.
“I ragazzi si sono dimostrati assetati di sapere, contenti di imparare e determinati a fare bene – ha dichiarato Laura Conz – e io sono stata lieta di vederli a loro agio dopo un primo momento di ansia da prestazione. Lavorare in un progetto privo dell’elemento agonistico, per di più sotto gli occhi delle telecamere in campo, nelle scuderie, nelle auto e negli spazi comuni non si è minimamente rivelato difficile o noioso e per questo ringrazio tutto il team del programma, soprattutto la troupe, che non ha mai interrotto il flusso formativo rivolto ai ragazzi che ero stata chiamata a guidare. Sono stati giorni intensi di emozioni”.
Laura Conz ha poi lasciato il testimone all’appuntato scelto Stefano Brecciaroli che ha messo a disposizione dei ragazzi l’esperienza maturata in campo. Per dirla in numeri: quattro olimpiadi, tre mondiali, quattro europei e sei titoli di campione italiano assoluto nella disciplina del completo.
Istruttore federale di terzo livello, Master e tecnico di supporto seniores del dipartimento Fise completo, Brecciaroli ha chiuso il cerchio formativo. “Sono stato molto contento di partecipare. È stato un piacere – ha commentato l’atleta del Gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri – creare sessioni che hanno unito l’etica allo sport e dimostrare cosa deve correttamente portare alla crescita di un binomio fino al campo gara. I ragazzi erano motivati, interessati e sorpresi di vivere un mix di esperienze che, credo, resteranno per loro indimenticabili. Spero che si possa ripetere, perché a mio avviso, si tratta di un format dall’alto valore educativo per i giovani”.
Campus Life Experience, che ha ricevuto il patrocinio della Federazione italiana sport equestri e il supporto del Comitato regionale Fise Umbria, ha festeggiato la chiusura della prima edizione sabato 13 giugno presso Borgo di Celle, nell’Alta Valle del Tevere, in un luogo secolare ricco di leggende incise sulla pietra come la Ruota celtica, la Croce templare e il Giglio di Francia, perfettamente visibili per le vie del piccolo borgo.
Presenti all’evento, il presidente Fise Marco di Paola, il segretario generale Simone Perillo e il direttore sportivo Francesco Girardi, oltre ai presidenti dei Comitati Regionali Fise Carlo Nepi (Lazio), Gabriella Moroni (Marche), Massimo Petaccia (Toscana) e Mirella Bianconi (Umbria), che è stata anche la padrona di casa e figura determinante del primo Campus Life Experience.
“Ho creduto al progetto – ha dichiarato Mirella Bianconi – perché credo nei giovani. Campus è una possibilità in più per i ragazzi che praticano e amano questo sport. E’ un format nuovo e al passo con i tempi. Il mondo d’altronde va avanti, cambiano gli approcci alla vita e gli approcci allo sport e noi dobbiamo adeguarci alla creatività che ci impone la modernità mantenendo, però, immutabili i valori su cui si basano lo sport in generale e l’equitazione in particolare. Il cavallo impegna il suo atleta ad avere cura di lui, lo sollecita ad avere cura degli altri e lo prepara alla vita con coraggio, forza e dignità. I ragazzi che hanno partecipato al Campus si sono aiutati tra di loro a 360 gradi. È questo il retroscena sportivo che noi tutti ci auguriamo per il presente dei giovani e il loro futuro da adulti”.
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