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Lascito Mariani: Bucci (Castello Cambia) “pronti per inviare tutto il nostro dossier alla corte dei conti”

Egr. Sig. Sindaco
il fatto che Lei e il Consigliere Zucchini abbiate presentato un ordine del giorno sul Lascito Mariani, è una contraddizione con quanto ha enunciato in tutti questi anni in cui veniva affermato che le scelte del suo utilizzo sono di competenza della giunta in accordo con la ASL n.1. La presentazione di questo nuovo atto viene dopo la commissione del 7 Maggio con la presentazione del parere “pro veritate” del Prof. Palermo di cui Lei ha dato comunicazione e interpretazione circa l’utilizzo del lascito. A quella commissione è seguita la comunicazione dell’Avv. Emilio Mattei indirizzata anche ai capigruppo. Questo atto arriva dopo un rinvio dell’ordine del giorno presentato al Consiglio dell’8 giugno, volutamente ritirato per presentarne uno nuovo modificato, inserendo un nuovo paragrafo che individua il Consiglio Comunale come soggetto responsabile dell’utilizzo del Lascito e una variazione di bilancio che riporta la somma da avanzo vincolato ad esercizio provvisorio.


Con questo ordine del giorno si vuol dare una interpretazione del parere “pro veritate” in contrasto con quanto affermato dal Prof Palermo, come evidenziato punto per punto dall’avv. Mattei, il quale ha sconfessato e messo in evidenza la non veridicità di quanto da Lei detto in tutti questi anni sulla paternità, finalità e gestione finanziaria della somma ricevuta, da più di sei anni depositata nelle casse del Comune.

Sig. Sindaco,
non credo che questo possa passare sotto silenzio come un errore di percorso. L’elenco delle contestazioni è lungo: 1. L’impossibilità di utilizzo del Lascito per un recupero edilizio dell’ex Ospedale; 2. non è possibile che venga utilizzato per un altro Ente senza un intervento legislativo in materia; 3. la somma di euro 3.706.857,50 è stata attribuita al Comune di Città di Castello che ne è il titolare con vincolo d’uso; 4. il vincolo della somma indica come destinatario l’Ospedale della città; 5. viene contestata la mancata valorizzazione della somma versata al comune da Lei riferita con l’affermazione “gelosamente custoditi” non dimostrando la veridicità dell’affermazione; 6. ne denuncia il mancato utilizzo nei confronti dell’ospedale in occasione del “Covi19” che si trovava in grosse difficoltà; 7. contesta le interpretazioni date sull’utilizzo del Lascito Mariani e le informazioni da Lei date alla commissione sul ruolo del Prof. Palermo (avv. Difensore della USL n.1 in tutti i 3 giudizi) e dell’avv. Mattei (avv. Difensore del Comune in tutti i 3 giudizi) offuscandone il merito e il ruolo avuto nel risultato dello stesso, fornendo informazioni fuorvianti in merito ai compensi ricevuti dall’Amministrazione Comunale; 8. indica che da tali somme non possono essere decurtate da quanto ricevuto dal Lascito Mariani per compensi o quant’altro.

Sig Sindaco,
noi in un comunicato del 15 Maggio abbiamo chiesto di riferire in consiglio in merito a quanto sostenuto nelle sue comunicazioni, ampiamente contestate dell’avv. Mattei che le dà ripetutamene del bugiardo; ciò richiede da parte sua un chiarimento, altrimenti possiamo pensare che le verità siano altre.
Ci siamo domandati anche, a chi conviene tutto questo? Perchè viene proposto un ordine del giorno a sostegno delle tesi dall’amministrazione e coinvolgere sulle responsabilità i Consiglieri comunali? Perchè dilungare l’utilizzo finanziario del lascito? Perchè non indicare l’Ospedale di Città di Castello come beneficiario e concordare l’utilizzo per il potenziamento delle politiche sanitarie?

Si sono persi oltre sei anni tra incertezze, conflitti interni e incapacità gestionali. Noi riaffermiamo quanto avevamo proposto al Consiglio Comunale con l’ordine del giorno del 22 Agosto 2019, bocciato dalla maggioranza, che proponeva come possibili interventi, stante il disposto testamentario e la sentenza definitiva, solo quelli volti a migliorare le condizioni di coloro che si trovano nello stato di sofferenza, malattie e assenze di cure. Anche questo non può essere, come prevede l’ordine del giorno, lasciato all’arbitrio.
Sindaco, apra subito un confronto con l’Ospedale in merito alla destinazione e le finalità e riferisca al Consiglio sul disciplinare che potrà accompagnare interventi e soluzioni a sostegno dei nostri concittadini. Non l’autonomia dell’ASL come avete previsto. Ribadiamo, il lascito è del Comune e non può esimersi di condizionarne le finalità.


I chiarimenti che in tutti questi anni sono stati dati non ci convincono. Non ci convince la legittimità della gestione finanziaria, non siamo d’accordo sull’ordine del giorno presentato, con il chiaro intento di coinvolgere i consiglieri sulle responsabilità dell’utilizzo del lascito, che contraddice quanto dichiarato da Lei: “le responsabilità sono esclusivamente del Sindaco e della giunta”, e siamo preoccupati per coloro che pensano che sia legittimo e lo sostengono, perchè viste le diverse interpretazioni legali, se ne desume anche una responsabilità diretta.

Sig. Sindaco,
crediamo che ci siano tutte le prerogative per inviare tutto l’incartamento alla Corte dei Conti per i seguenti motivi:
1)-innanzitutto, Lei non ha utilizzato per oltre 6 anni il lascito Mariani e non ha in alcun modo giustificato tale comportamento;
2)-a causa del mancato utilizzo del lascito per così lungo tempo, la somma di € 3.706.000,00 si è oggettivamente svalutata nella misura di circa 90.000 euro (considerando la sola svalutazione ISTAT dal 17.3.2014, e cioè dalla data del bonifico, sino ad oggi);
3)-Lei, in data 6.5.2020, presso la Commissione Programmazione Economica, aveva garantito che aveva “gelosamente custodito” il lascito Mariani e lo aveva incrementato degli interessi così che lo stesso era aumentato. Da dove si evince. Dai documenti in nostro possesso non ci risulta;
4)-il Prof. Palermo, nel parere “pro veritate”, ha scritto che il lascito Mariani deve essere ripristinato nella sua originaria consistenza contabile (alla data cioè del 17.3.2014) e invece la relativa somma (oltre a non essersi rivalutata) è stata addirittura decurtata delle spese legali per la causa della eredità Mariani;
5)-tale decurtazione è, comunque, illegittima, poiché il lascito è un bene indisponibile (come risulta confermato dal citato parere) e perché, comunque, le spese di tale giudizio sono state integralmente compensate dai giudici (e, quindi, per quanto riguarda il Comune fanno carico esclusivamente a tale ente);
6)-Lei ha ipotizzato degli utilizzi del lascito Mariani che contrastano con il vincolo giudiziale di destinazione dello stesso e che, addirittura, incrementerebbero il patrimonio di altri enti (Regione dell’Umbria e “Muzi Betti”);
7)-Lei non ha né spiegato né documentato qual è stato il concreto utilizzo del lascito Mariani in questi 6 lunghi anni di “gelosa custodia”;
8)-Lei non ha precisato nel dettaglio le modalità di trasferimento del lascito alla ASL e l’effettivo rispetto del vincolo di destinazione per l’ospedale.

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