FCU: Annalisa Costa (CPS) “dopo l’audizione in seconda commissione, auspichiamo cambio di rotta, chiediamo fatti concreti e non semplici promesse”

Data:

“Mercoledì 8 luglio il Comitato Pendolari Stufi è stato invitato alla videoconferenza in seconda commissione permanente proposta dal Consigliere Michele Bettarelli e prontamente concessa dal Presidente di Commissione Valerio Mancini con il titolo “Trasporto Pubblico Locale”.

Tale audizione mi ha dato la possibilità di esprimere ancora una volta le molte problematiche che il pendolare deve purtroppo subire accentuate oltretutto in questo periodo post-covid.

Presenza fondamentale è stata quella dell’Assessore ai trasporti Melasecche, che già avevamo incontrato lo scorso gennaio 2020, occasione in cui abbiamo presentato le linee guida parte integrante del programma del comitato, rimarcate poi in seconda commissione portando richieste ben precise per i pendolari che non riescono ad avere risposte concrete. Il suo intervento è stato preciso ma ci auguriamo che nella seconda convocazione, a data da stabilire, riesca a dare soluzioni certe alle domande poste.

Ho ribadito infatti la continua lentezza dei treni che poteva essere migliorata grazie all’eliminazione a costo zero di tre passaggi a livello inutilizzati dopo il passaggio ad RFI (secondo le dichiarazioni di D’Alessandro direttore territoriale di RFI).

E’ urgente la formulazione di orari più consoni all’utente con la diretta presa in carico da parte della Regione stessa, con la valutazione ad ampio spettro su coincidenze e con tutte le fasce orarie coperte. Orari che devono essere comunicati in tempo utile al pendolare (anche ai meno informatizzati) e a tutti coloro che ne vogliono far uso, visto e considerato che nella maggior parte delle volte alle fermate dei bus o nelle stazioni non vi sono affissi orari validi o i monitor risultano spenti, causando purtroppo confusione e scoraggiando addirittura il turista che si vuole avventurare con i mezzi di trasporto umbri.

Ho posto il problema del possibile distanziamento sociale che può presentarsi a settembre, con l’inizio della scuola, sollecitando le parti presenti a non ridursi all’ultimo minuto a prendere provvedimenti per cercare di non lasciare a piedi utenti o ad obbligarli ad utilizzare il mezzo proprio intasando strade e città e aumentando lo smog.

Problema posto in evidenza su cui il comitato vuole una pronta risposta è il rimborso degli abbonamenti di lavoratori, studenti e anziani che non hanno potuto utilizzare il titolo di viaggio in fase di covid-19.

Ho sollecitato in commissione la risoluzione di questo problema perché all’utente spetta una sorta di rimborso che possiamo intravedere come allungamento del prossimo abbonamento, o presa in carico di quello sottoscritto di sorta come anticipo per l’abbonamento futuro su cui desidererei avere presto un riscontro positivo.

E’ stata mia premura contattare in questi giorni Associazioni dei consumatori che insieme a noi seguiranno questo annoso problema in cui urge una svegliata da parte di Regione e Governo.

Come comitato ho inviato una lettera in Regione e all’azienda trasporti che prenderanno in carico le richieste che in questi giorni perverranno da parte degli abbonati.

Purtroppo gli Umbri sono un bel po’ stufi di sentirsi dire che ci vuole ancora tempo e soprattutto soldi per avere un servizio trasporto serio che ad oggi ancora stenta a vedersi e soprattutto l’utente non può essere colui che paga anche per i buchi di bilancio provocati da chi doveva assicurare un normale servizio.

L’utente infatti paga ed ha in cambio lentezza, insicurezza su mezzi e stazioni, mezzi obsoleti ed imbrattati oltre che la mancanza dei servizi minimi quali riscaldamento e aria condizionata.

Mi rammarica anche che il girone degli incompresi dei pendolari umbri si stia popolando sempre più.

Ci sono infatti utenti lombardi che periodicamente devono recarsi a Città di Castello per convegni della testata informativa Altrapagina che nel mese di febbraio avevano inviato una petizione protocollandola, a scopo di sensibilizzazione, al comune di Città di Castello, San Giustino, e Sansepolcro, evidenziando le problematiche che anche loro devono incontrare per recarsi in Alta Valle del Tevere.

Ad oggi purtroppo non hanno avuto nessuna risposta e nessun cenno, seppur minimo di attenzione.

Auspico quindi che il nodo gordiano di FCU sia davvero sciolto perché stiamo incorrendo in una sorta di isolamento territoriale in cui si cerca di modernizzare a livello di alta velocità pensando a frecce e freccine senza porre il giusto interesse su linee ferroviarie che servono per unire i vari comuni rendendole concorrenziali e da supporto ai frecciarossa che vede solo una minima utenza Vip e non favorisce il lavoratore, lo studente e l’anziano dei nostri territori”.

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