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Cippo per ricordare i caduti del passaggio del fronte in altotevere: ODG proposto dall’istinto Gabriotti votato a maggioranza

Il consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di venerdì 10 luglio 2020 ha votato a maggioranza, con l’astensione di Vittorio Vincenti, consigliere comunale di Tiferno Insieme, Marcello Rigucci, consigliere comunale del Gruppo Misto e il capogruppo della Lega Marco Castellari, l’ordine del giorno, illustrato da Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, che recepisce la richiesta dell’Istituto di storia politica e sociale V. Gabriotti per “erigere un cippo in memoria del soldato alleato Yeashwant Ghadge, che il 10 luglio del 1944, durante il passaggio del fronte, combattè eroicamente nella battaglia che infuriò con molte vittime in un punto a confine di tre comuni, Città di Castello, Montone e Pietralunga, e al quale per il suo valore in quel frangente fu attribuita l’alta decorazione della Victoria Cross. Il cippo sarà in ricordo anche di tutti i caduti durante la guerra appenninica e verrà inserito nei luoghi della Memoria, che coltivando il ricordo di quella storia, coltivano i valori della democrazia e della pacifica convivenza”.  Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha plaudito ad un’iniziativa che “ricorda senza essere di parte”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto “Il soldato eroe era indiano. Ci furono molte perdite nel contingente indiano anche qui perché i popoli delle colonie urono mandati nelle prime linee. Apriamo una riflessione sul colonialismo. Giusto il cippo per tutti i caduti perché le vittime ci sono state da tutte le parti. L’epitaffio deve essere esaminato dal consiglio”. Ursula Masciarri, consigliere del PSI, ha proposto, come consigliere delegato e membro dell’Istituto Gabriotti  “l’epitaffio per il cippo, che dovrà essere tradotto in tre lingue, forse non sta nemmeno a questo consiglio definirlo. Tutto nasce dalle autorità britanniche che hanno voluto sapere dove era morto il soldato Ghadge e con l’occasione si è pensato di ricordare tutti coloro che sono caduti, come segno di pietas”. Letizia Guerri, consigliere del Pd, si è detta d’accordo con la Masciarri: “Oggi è il 10 luglio significativamente, il giorno in cui nel 1944 si combattè quella battaglia. Una parola che amo è eredità: i diritti che noi abbiamo sono il frutto anche di una battaglia, con tante vittime e caduti, che si è svolta appena 70 anni fa. Bene l’erezione del cippo per tutti i combattenti per la libertà”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto “se l’epitaffio non lo decide il consiglio che senso ha l’ordine del giorno. Sul fatto che il soldato indiano fosse volontario ho i miei dubbi. Mi asterrò”. Bucci nella replica ha detto: “Come ricordiamo con 23 cippi eventi di violenze sui civili, ricordiamo anche i caduti militari del passaggio del fronte nella battaglia del 10 luglio 1944”.

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