Votato a maggioranza il bilancio di previsione del comune di Citta’ di Castello, FD’I, F.I, Lega non partecipano al voto, no di Castello Cambia, Tiferno Insieme e Rigucci

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Approvati a maggioranza dal consiglio comunale di Città di Castello bilancio di previsione, regolamenti ed atti propedeutici:il dibattito si è concentrato suregolamento dell’Imu di Tari, l’Irpef, verifica dei parametri edilizi, ripiano del disavanzo del Fondo crediti di dubbia esigibilità, DUP. Favorevoli a questa prima batteria di votazioni Pd, Psi, La Sinistra, Gaetano Zucchini del Gruppo Misto, contrari Fratelli d’Italia, Forza Italia, Castello Cambia e Tiferno Insieme, Lega, Marcello Rigucci del Gruppo Misto. Sul regolamento delle entrate si è astenuto il consigliere del PSI Filippo Schiattelli.L’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli aveva riassunto le modifiche in “esenzione totale del Canone di occupazione suolo pubblico, (COSAP) per bar, ristoranti, pub, ecc. fino al 31 dicembre con l’estensione gratuita degli spazi esterni, rimodulazione dell’addizionale Irpef comunale rendendola progressiva in base al reddito. Blocco Imu e Tari che ha agevolazioni per le imprese chiuse dal lock down”.

Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto : “Non abbiamo mai voluto boicottare ma approfondire. Anche in una situazione drammatica, l’approccio deve essere solidale. Mi sarei aspettato più coraggio. L’emergenza economica non è ancora cominciata”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “La realtà è che la proposta iniziale non è stata cambiata. L’opposizione può contestare ma non si cambia. Il comune rastrella sulle tasse circa 200mila euro ma se li spende per cose inutili come il CVA non ha senso. Si agevolano gli evasori anche sulle condizioni del comodato d’uso. La fideiussione per la rateizzazione lunga non funziona perchè implica un maggiore esborso”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto : “Avete di anno in anno vessato con le tasse i più deboli e non lo faccio per il gioco delle parti. Se dite una cosa intelligente, io la sostengo anche se sono all’opposizione. Si pesca sempre dove la popolazione è più debole. Faccio un appello alle coscienze: se un nonno dà la casa al nipote ci si paga l’IMU. E’ una cosa antisociale. Sulla Tari non è stato fatto nessun aumento: non è stata emessa. Lo sarà con rate inventate ma pagare un po’ meno si dovrebbe a vantaggio tutti. Quanti soldi Sogepu ha risparmiato perché tante manifestazioni non sono state fatte, non si poteva dare un segnale forte magari alle Partite Iva che stanno pagando tante tasse. In ultime l’Irpef che è tutta costruita sulle famiglie in difficoltà che prima non pagavano ed ora devono pagare.  Avete detto perché è in quella fascia che si concentra l’evasione. Ma allora fate i controlli anziché far pagare ai meno abbienti. La maggioranza non deve dormire la notte per questa cosa”. Anche per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, il provvedimento IRPEF “va a colpire i redditi bassi per 70mila euro e le pensioni per 120 mila euro. I sindacati sembra che ne abbiano fatto un punto di forza. Non si può prendere una misura per contrastare il fisco e penalizzare anche chi paga le tasse”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “C’è stata una grande partecipazione e una grande concertazione con le parti sociali. Il governo qualcosa ha fatto a parte i 460mila euro dei buoni spesa e 530mila euro sulla rendicontazione dei mutui, c’è un fondoperequativo per le imposte locali. Non è sufficiente ma qualcosa ha fatto. Dalla Regione non è arrivato un centesimo su IRAP, su IRPEF, sul bollo, sulle accise della benzina; il comune di Umbertide dalla rendicontazione dei mutui ha messo zero. Il comune ha scelto di metterci quello che poteva. Abbiamo tolto la COSAP, esteso gli spazi, abbiamo garantito alle attività commerciali chiuse nel lock down lo sgravio dell’imposta per 100mila euro. Sull’Irpef, quando abbiamo esteso a 15mila la no-tax area nessuno dall’opposizioni ci ha detto bravi. Siamo riusciti a rimettere la progressività a invarianza dei soldi e mettendo una previsione prudenziale ridotta di 300mila euro. Non si ammettono i meriti di questo bilancio perché è partita la campagna elettorale. A Montefalco dove governa l’opposizione c’è un disavanzo di 4milioni di euro. A noi questa cultura non ci appartiene”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto : “Sull’Imu è il livello statale a dettare le regole, una riduzione sarebbe stata rischiosa e con un intervento a pioggia. Le priorità sono andare incontro alle famiglie, riaprire centri estivi e scuole, rendere efficenti la struttura assistenziali in vista dell’autunno. La Tari viene regolata dall’Arera, che ha prescritto agevolazioni per il 25% nella parte variabile. Il comune se ne è fatto carico con le proprie risorse. La Tari di Città di Castello è una delle migliori tariffe dei comuni italiani. Sull’Irpef è tempo di solidarietà ma dobbiamo anche difendere i servizi essenziali del comune come asili nido, trasporti scolastici, assistenza. Su questo il comune non si è tirato indietro. Ritengo l’Irpef ingiusta e coloro che hanno un reddito vengono tassati da tutti Stato, Regione, Comune. Questo è il vero problema legato all’economia. Le entrate del comune sono sempre minori: negli ultimi anni 7 milioni. Il comune ha cercato di non aggravare sui contribuenti.  La progressività è moderna e corretta. Il nostro voto sarà positivo”. Il sindaco ha concluso: “Il confronto con i sindacati è giusto e doveroso. Forse dovremmo prendere in considerazione che possano avere ragione. Le risorse sono arrivate e le abbiamo messo dentro il bilancio per operazioni trasparenti e corrette. I regolamenti vanno verso i cittadini. Guardi che hanno fatto gli altri comuni umbri. Città di Castello in confronto è molto impegnato sull’emergenza economica”.  Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha annunciato voto negativo ai regolamenti in quanto “collegati ad una manovra su cui non siamo d’accordo”.

Anche il bilancio di previsione è stato votato a maggioranza con Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega che non hanno partecipato al voto, Castello Cambia, Tiferno Insieme e Marcello Rigucci del Gruppo Misto che hanno votato contro, il sì di Pd, Psi e La Sinistra. Tofanelli in questo caso si era soffermato soprattutto sugli investimenti “manutenzione straordinaria e alla sicurezza stradale, rete del gas metano, beni artistici tra Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e Mura urbiche, CVA, Agenda Urbana. 10 milioni destinati a prima infanzia e asili nido, alla disabilità, all’esclusione sociale, ai servi sociosanitari. 100mila euro andranno ad integrazione delle attività penalizzate dal Covid, delle tariffe bloccate”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto è intervenuto per dire: “Ho apprezzato il lavoro fatto in una situazione difficile per il Covid e la scarsità di risorse. E’ un bilancio molto tecnico che dà certezze e risposte sul versante economico ma non sul piano politico. La rimodulazione dell’Irpef non mi ha soddisfatto: la progressività richiesta è stata mantenuta ma abbassando la soglia dell’esenzione a 13mila euro. Questa decisione non credo che tuteli le fasce debole. Ho chiesto all’assessore di verificare questa aliquota. Ho chiesto di fare compensazioni per i genitori che non hanno avuto il servizio mensa. Sul Fondo di dubbia esigibilità, chiedo di valutare la riduzione al 90% e non al 100. Spero che torni lo slancio politico anche nelle difficoltà”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha ribadito “l’assenza di un confronto basato su elementi che avrebbero potuto far cambiare l’impostazione. Da giugno chiediamo la Commissione Bilancio e Garanzia sul Sogepu anche per capire quali sono i ricavi e come impiegarli. Proposta insufficiente e sull’Irpef penalizzante per le fasce deboli”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha invece sottolineato “i molti aspetti positivi del bilancio: una manovra lungimirante che cerca di intervenire su alcune categorie messe in ulteriore difficoltà. Ma la crisi c’era anche prima del Covid così come le minori risorse dello stato. Questo bilancio è realista e trova risorse ad esempio per la viabilità, le mura, l’edilizia scolastica. Voterò sì”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “Bisogna utilizzare bene le risorse pubbliche, ci sono spese che possono essere ottimizzate, per esempio le mascherine, passate per spese straordinarie. Oltre un milione e trecentomila euro va a Centro studi Montesca, Bufalini nel settore universitario. A decidere quanti è il dirigente non il consiglio o l’assessore. Bisogna vedere i capitoli specifici: i soldi del sociale devono andare a chi ha bisogno non alle cooperative”. Filippo Schiattelli, consigliere del PSI, ha commentato: “Il discorso della progressività fiscale dell’Irpef fa sì che sulle fasce più deboli, verso cui ideologicamente dovremmo avere un occhio di riguardo, si riversi un aumento di 22,5 volte. Per un’Amministrazione di Centrosinistra non è il massimo. Spero che l’assessore si impegni ad eliminare questa tassazione ad esempio razionalizzando le spese della PA, ci sono stati tanti pensionamenti, le spese a livello dirigenziale”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto: “Non c’è visione ma nemmeno di analisi. Avevo chiesto di confrontarci sullo status quo della città. Forse il sindaco c’è l’ha il polso ma noi no e così non sappiamo cosa è giusto fare. La richiesta andava al di là delle varie passerelle. La diminuzione demografica è dello 0,63% mentre la media nazionale è di 0,19%, è sparita una frazione come Userna. Questa flessione genera effetti negativi su tutti i versanti di interesse pubblico, anche nella quantità di risorse pubbliche a disposizione”. Anche Giovanni Procelli, capogruppo de La Sinistra, ha eccepito sulla riduzione dell’esenzione dell’Irpef: “In quella fascia c’è evasione ma c’è anche chi ha quel reddito. E’ il momento di una seria riforma fiscale. Tuttavia il comune da anni ha le tariffe bloccate e lo rimarranno”. Il sindaco ha aggiunto: “L’unica statistica che conta è quella dei comuni, guardate gli altri bilanci. Il nostro grava meno in termini fiscali e garantisce più servizi. Abbiamo 4 asili nidi, facciamo investimenti imponenti per 8 scuole tra regione e provincia. Questa è la statistica. Città di Castello ha la più bassa incidenza di dipendenti dell’Umbria. Compariamo davvero e vedrete che questa città ha un tessuto sociale, una forza economica e propulsiva maggiore e il Covid l’ha dimostrato”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Non potevano aspettarci visioni particolari nell’anno del Covid e con le incognite di settembre. Annuncio voto positivo perché è un riconoscimento del lavoro fatto: ad esempio nel mantenere gli stessi saldi nell’operazione Irpef si è ridotta la previsione di 300mila euro, è una riduzione dell’imposizione fiscale che corrisponde alla riduzione della no tax area. Da una parte c’è la voglia di aiutare e dall’altra gli strumenti di cui si dispone. Far saltare gli equilibri di bilancio significava interrompere una politica seria e continuativa a favore della comunità”.

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