Abolizione ricovero in day hospital per l’assunzione della pillola abortiva: al via, ad Umbertide, la raccolta firme a difesa delle liberta’ delle donne

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Garantire la libertà di scelta delle donne e la loro autodeterminazione, nel rispetto dell’autonomia personale e dell’affermazione dei diritti di ognuna. E’ questo lo scopo del documento che è stato formalmente presentato al Sindaco di Umbertide Luca Carizia (e che nei prossimi giorni verrà presentato anche alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei) che vede come promotrici Eleonora Giannelli e Ilenia Bartocci o Guardabassi e che verrà diffuso sul territorio umbertidese per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni.
Il documento, che ha già raccolto l’adesione di 100 firmatarie, tutte donne, tra cui medici, ostetriche, insegnanti, dirigenti scolastici, impiegate, avvocati, commercianti, psicologhe, assistenti sociali e casalinghe, e che si aprirà anche al sostegno della cittadinanza tutta, nasce dalla volontà di non restare in silenzio di fronte alla scelta compiuta dalla Giunta regionale dell’Umbria di abolire il ricovero in day hospital riguardo alla somministrazione della pillola RU486, detta anche “pillola abortiva”, ma va oltre, con l’intento di riaffermare e tutelare i diritti e le libertà delle donne. 
Fino alla determina assunta dalla Regione Umbria il 10 giugno scorso, la donna che decideva di abortire poteva scegliere tra l’assunzione della pillola RU486 in regime di day hospital, consultoriale o in assistenza sanitaria domiciliare o in alternativa l’aborto chirurgico. Oggi questa scelta non è più possibile poiché la somministrazione della RU486 non avviene più in regime di day hospital ma si è obbligati esclusivamente al ricovero ospedaliero, senza peraltro che questo abbia riscontri basati su dati medici in termini di eventuali rischi per la salute
Il documento promosso da Giannelli e Bartocci non ha la presunzione di dire quale sia il percorso giusto da intraprendere, perché nessuno può sapere cosa sia meglio per una donna se non la donna stessa, ma intende rivendicare e difendere un diritto acquisito, evitando di compiere passi indietro che limiterebbero fortemente le libertà individuali delle donne.  Da qui l’appello alle Istituzioni locali e regionali e “indistintamente”, come è riportato nel documento, a tutte le forze politiche, “affinché ci si adoperi tutti insieme a riaffermare con forza un sacrosanto diritto alla libertà individuale, in qualsiasi declinazione”.
A breve verranno allestiti punti di raccolta firme e una pagina Facebook dedicata alle comunicazioni inerenti a tale raccolta. Chi fosse interessato a sottoscrivere il manifesto può contattare il numero 380/2648723 .

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