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Trasporto pubblico: Annalisa Costa (Pendolari stufi) “in un paese normale non si discuterebbe su come diminuire il numero di studenti pendolari per le lezioni in presenza, ma su come aumentare corse in sicurezza”

“Mi sono svegliata stamattina con una canzone in mente del 1969 (non è dei miei tempi, non ero ancora nata) che a dir poco, almeno nella prima strofa, mi riporta a ciò che stiamo vivendo tutti da un po’ di tempo.

“che cos’è? C’è nell’aria qualcosa di freddo che inverno non è…

che cos’è? Questa sera i bambini per strada non giocano più…”

Endrigo, in quell’ occasione, raccontava dei suoi problemi, che da quel che traspare dal testo erano di tutt’altra natura rispetto a quelli che oggi mezzo mondo sta vivendo.

Stiamo purtroppo passando un periodo brutto e forse non è neppure il momento giusto per esprimere la propria idea….ma davvero stiamo arrivando all’esagerazione dove si denota la stanchezza della gente; stanca del virus con la corona, stanca dell’incertezza ma soprattutto stanca delle prese in giro.

Mi sono soffermata a vedere ciò che accade giorno dopo giorno e, sinceramente schifata, mi sono posta delle domande che coincidono con i dubbi di tanti cittadini.

Dieci giorni fa, di mattina, andando in giro per la mia città, ho voluto sincerarmi della situazione dei trasporti, soprattutto quelli destinati ai nostri figli che devono andare a scuola. Erano tanti i ragazzi fermi alle fermate dei bus, molti purtroppo senza mascherina che si intravedeva sotto il giacchetto semi aperto… e di sicuro questo non va bene. Poi, verso la piazza centrale di Città di Castello, mi sfrecciano davanti un paio di pullman in cui si riuscivano ad intravvedere dentro numerose persone circondate dai vetri dei mezzi enormemente appannati.

Questo mi fa male… in tempi non sospetti si era fatto presente l’enorme disagio dei trasporti nell’Alta valle del Tevere..ma nulla, i proclami e i comizi di anni fa da parte di qualcuno sono solo serviti a far gongolare una parte di politica a discapito sempre e comunque dei cittadini che di trasporto vero non ne hanno mai visto neppure l’ombra.

Politica, di diversi comuni, che vede spesso teatrini , anche se il DPCM li ha chiusi, in cui assistiamo allo spettacolo dell’andirivieni di persone, dove le proposte e le attenzioni vengono poste solo per secondi fini, spesso elettorali e che è diventato una ripetuta, oramai stancante.

Quante volte noi del Comitato Pendolari Sufi abbiamo fatto presente la situazione difficile del trasporto durante la prima ondata di pandemia, raccomandandoci di non essere impreparati ad un’eventuale altra ondata, che precisa si è riproposta??? Ma si…chi se ne frega!!! Ora facciamo i conti e tiriamo le somme che sono sul negativo andante. E i “soliti noti” organizzano conferenze, si prodigano ora ad interpellare dirigenti dei trasporti o ancora sentiamo affermazioni di “gruppi meteore” che ogni tanto si ricordano che il pendolare esiste non facendo però nulla di concreto ma solo spendendo paroloni senza cognizione di causa.

Vorrei proprio sapere chi di loro riceve le lamentele dei pendolari e cerca di porne la dovuta attenzione…
Uno degli ultimi sfoghi è della settimana scorsa da parte di Elisa, giovane studentessa, che ha chiamato il comitato dei pendolari stufi dicendo che i treni della mattina sono un caos totale. Gente che occupa più di uno spazio perchè stravaccata sui sedili, gente senza mascherina, persone ammassate e molte volte sedute a terra, in un ambiente che è tutto tranne che sanificato! Per non parlare di coloro, che in barba a tutti, si mettono a fumare all’interno del mezzo per molto tempo visto che di cambiare la velocità ancora non se ne parla. Ma non era stato detto che i problemi sarebbero stati risolti??
Mi sa che il sazio non crede al digiuno…

O ancora Sara, che lamenta il fatto che chi da Perugia deve andare a S. Sepolcro dopo l’una di pomeriggio rimane scoperto vista la mancanza di mezzi , problema oltretutto posto per tutti coloro a cui è stata soppressa la fermata e sono isolati ancor più di prima. Ma non erano state accettate le proposte per fare raccordi tra navette/bus-treni????

O ancora, ricevuti i voucher di rimborso per l’abbonamento non utilizzato lo scorso anno, molti si vedono sfumare la possibilità di utilizzarli perché obbligati alla scelta di altri mezzi per gli orari non studiati a dovere o per l’impossibilità di optare per abbonamenti ad esempio semestrali non contemplati. Rivedere queste cose come ci era stato promesso ,no???

Potrei davvero proseguire con tante altre rimostranze ma mi fermo qui, cercando di far capire a coloro che leggeranno che sarebbe utile fare una riflessione…parlo soprattutto ad amministratori nazionali, regionali e comunali: in un paese normale non si discuterebbe su come diminuire il numero di studenti pendolari per le lezioni in presenza, ma su come aumentare i mezzi e soprattutto il trasporto laddove il trasporto serio… NON E’ …!!!!”

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