E finì che il Covid-19 si prese anche l’inizio, e speriamo solo quello, della stagione agonistica 2020-2021. Alla luce del DPCM in vigore da domani, la Federazione Italiana Pallavolo ha emanato stamani una nota che recita testualmente:<<La Federazione Italiana Pallavolo, alla luce delle restrizioni contenute nel DPCM del 3 novembre e nel prendere atto della situazione epidemiologica che sta progressivamente peggiorando, seppur a malincuore, ha stabilito per la pallavolo indoor di sospendere l’attività di interesse nazionale di ogni ordine e grado – ad eccezione dei campionati nazionali di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe – rinviandola al prossimo mese di gennaio. Le attività di allenamento restano possibili nei limiti delle norme governative, regionali e locali, e nel rispetto dei protocolli federali.
Stesso provvedimento viene adottato per le discipline del beach volley e del sitting volley.
La FIPAV, stante la situazione attuale e i provvedimenti già assunti da alcuni comitati periferici, non può ignorare l’incidenza del Covid-19 sulle società e, facendo proprie le oggettive difficoltà che le stesse stanno riscontrando sia nell’organizzazione sia nella programmazione dell’attività, si è vista costretta a prendere questa sofferta decisione. L’ultimo DPCM, infatti, anche alla luce della divisione del territorio nazionale in fasce differenti, non consente il regolare svolgimento dell’attività ed un’ottimale programmazione della stessa da parte delle società. Tale sospensione, che si aggiunge a quella precedentemente decretata relativa all’attività di interesse regionale e promozionale, avrà validità, come detto, fino al mese di gennaio, entro il quale verrà rimodulata necessariamente l’attività.
La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire, ancora una volta, che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentanti legali delle società>>.
Niente da fare fino a gennaio, con la speranza per tutte le società di serie B di poter cominciare a giocare sul serio per i tre punti dopo Natale. La sospensione pareva inevitabile anche alla luce delle tante gare di serie A maschile e femminile rinviate per positività (oltre 50) e dei casi già conclamati in squadre di serie B. il direttore sportivo Antonello Cardellini è piuttosto scettico:”
Prendiamo atto di questa situazione ma non possiamo chiudere del tutto gli allenamenti perché i ragazzi starebbero fermi per troppo tempo, soprattutto i giovani che stavano crescendo. Poi è anche una questione economica delicata, per coprire le spese se il campionato iniziasse da gennaio per onorare i contratti che magari terminavano a aprile o maggio. Insomma c’è molto da fare e da pensare in questo frangente così difficile ma finchè non si fermano i contagi o non diminuiscono sensibilmente la situazione sarà difficile da gestire. Penso che ci saranno molte società in difficoltà”.
L’allenatore Marco Bartolini prende atto della situazione e spiega:”Per prima cosa mi preme dire che è importante la salute degli atleti e degli addetti ai lavori: in alcune delle regioni italiane non è possibile nemmeno allenarsi quindi è giusto uniformare questo tipo di decisioni; certo è una cosa atipica non far partire una stagione e riformulare la stagione. Dovremo gestire questi 2 mesi per far tornare i giocatori al massimo della forma perché tutto era pronto per partire: in queste ultime settimane abbiamo avuto un atteggiamento responsabile, evitando allenamenti congiunti proprio per non rischiare di avere contagi. Purtroppo l’Italia è in una situazione generale difficile, per cui è necessario essere molto attenti ed usare le massime precauzioni possibili in ogni momento e in ogni ambito”.
Anche il direttore dell’area tecnica, Andrea Radici, punta sulla programmazione:”Nel pieno rispetto della situazione ci teniamo a sottolineare che cercheremo in tutte le maniere di rispettare la filosofia della federazione, nel contempo utilizzeremo il tempo a disposizione per ripianificare il lavoro, ma faremo ugualmente tre allenamenti settimanali per evitare una caduta delle condizioni fisiche e per non interrompere di colpo l’attività, fermo restando l’evoluzione del Covid-19. Il lavoro sarà differenziato per piccoli gruppi proprio per rischiare il meno possibile. Dobbiamo anche dire che l’organizzazione della prevenzione da parte della società sta andando benissimo ed è ineccepibile la gestione di Polisport. Siamo particolarmente dispiaciuti perché abbiam avuto ottime risposte da questo gruppo, abbiamo visto miglioramenti importati nei nostri giovani ed il clima che si respira è positivo. Marco Bartolini e Davide Marra stanno facendo un grande lavoro anche per spronare miglioramenti anche nei minimi particolari, c’è empatia nella squadra e questo deve essere uno stimolo a non mollare”.
Il capitano, nonché preparatore atletico Davide Marra, non nasconde i problemi legati al difficile momento:”Sono dispiaciuto perché si era concluso il ciclo programmato di 9 settimane ed avevamo raggiunto una buona preparazione fisica e tecnica ed eravamo pronti a partire, ma penso anche che fosse inevitabile. Ora programmare senza date certe non sarà facile: è importante però stare uniti, continuare a lavorare in base alla restrizione e farsi trovare pronti se ci sarà la possibilità di ripartire in sicurezza per il sistema. Questa avrebbe dovuto la prima settimana di partite, è stato spostato tutto dapprima al 20-21, poi ora è arrivata la sospensione che ci comporterà diversi problemi di programmazione”.