Tre interventi regionali per oltre 300mila euro dei fondi Ue contro la povertà ai tempi del Covid: a Città di Castello misure verso integrazione scolastica di minori disabili, 2700 euro per famiglie senza reddito, Family tech per abbattere il divario digitale. Ai quali si aggiungono i 30mila euro di risorse comunali per i rimborsi della Tari, la distribuzione permanente dei buoni spesa per altre 160 famiglie, e risorse aggiuntive per i circa 90 disabili dell’Alto Tevere: se ne è parlato in commissione Programmazione, giovedì 12 novembre 2020; l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha introdotto il tema dicendo che “il Comune ha continuato nella nuova Emergenza con la distribuzione di circa 160 buoni pasto per 150/200 euro di media alle persone e famiglie bisognose. Abbiamo ricevuto 73 richieste per situazioni critiche, passate al vaglio degli assistenti sociali. Il bisogno è aumentato anche da parte di persone che mai si erano rivolte ai servizi. Presto apriremo il centro antiviolenza e le Farmacie comunali ci hanno dato la possibilità di arredare con 2000 euro l’appartamento di via Luca Signorelli che sarà sede del centro”. Il dirigente del Settore sociale Giuliana Zerbato ha parlato di “un momento impegnativo. Teniamo i rapporti con l’associazionismo e il volontariato per dare risposte. Abbiamo garantito servizi domiliciari per anziani, disabili e integrazione scolastica per la primaria. Con le cooperative abbiamo condiviso le modalità per muoversi in sicurezza. Per le famiglie abbiamo l’azione per il rimborso della Tari con un fondo da 20mila a 30mila euro. Le domande sono già 222 e c’è un supporto attraverso il Digipass per la compilazione”. Delle tre azioni derivanti da fondi della Regione Umbria, ha parlato Cristina Donati Sarti, responsabile dell’Ambito sociale n.1: “Sono interventi derivanti dalla riprogrammazione del fondi comunitari relativamente alle risorse non spese. 25mila euro sono per l’assistenza scolastica ai minori disabili. In realtà spendiamo molto di più, i ragazzi seguiti sono 90. C’è una lunga tradizione di assistenza scolastica nel territorio e avendo queste risorse è stata potenziata. Gli altri due interventi sono rivolti a persone che al momento della presentazione della domanda non hanno reddito. Noi insieme prevede che il contributo sarà dato come voucher per beni alimentari o di prima necessità per 2400 euro più 300 euro per costi di utenze. Ci sarà un elenco di esercizi su scala di zona disponibili a prendere voucher. A questo si aggiunge un percorso per uscire dal bisogno. C’è poi il Family Tech, per ridurre il divario digitali nelle famiglie dove ci sono minori: un voucher da 600 euro, incompatibile con la misura governativa e anche in questo caso ci sarà un elenco. Entro il 2 dicembre sarà pubblicato l’avviso di queste tre azioni e dal 3 si potrà fare domanda”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto : “Ringrazio chi si è impegnato per aprire il centro antiviolenza. Sui servizi scolastici per i disabili ritengo importante il potenziamento, l’insegnante di sostegno non copre tutte le ore. A quanto ammontano le risorse?”. Per Luciano Tavernelli, consigliere del PD “l’assessore deve essere orgoglioso degli uffici con cui collabora. Rilevo con preoccupazione che emerge una nuova domanda che prima non c’era e su questo dobbiamo essere attenti. Bene l’aiuto ai disabili e a quanto facilita l’accesso al digitale. Propongo che le aziende che dismettono apparecchi informatici di metterli a disposizione prima di smaltirli. Aumentiamo le risorse del sociale”. Massimo Minciotti, presidente di commissione e consigliere del PD, si è detto soddisfatto per gli interventi: “Il rimborso della Tari è quello del 2019. Bene aver innalzato il contributo a 30mila e l’Isee a 10mila. Il vulnus a scuola è che il disabile una volta uscito era solo. Dai 20 ai 40 anni non c’era niente per questi ragazzi. Ora ci sono diverse strutture tra cui un centro diurno. Sui beni acquistabili con i voucher è necessario fare un elenco. Presto parleremo in commissione di Polisport”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto: “quanti soldi ma anche come li spendiamo. L’investimento è efficace, efficiente? Una volta c’era il bilancio sociale che dava questi elementi di valutazioni per amministratori, consiglieri e cittadini, ora non ne ho più sentito parlare. Mi chiedo se questi fondi non rischiano di replicarsi, di sovrapporsi. Potrebbe esserci un ingorgo sociale. Bene Polisport ma ci farebbe piacere che i temi siano conosciuti da tutti: avete esaminato a fondo l’ipotesi di acquistare una farmacia comunale e noi non ne sapevamo niente. Anche a Città di Castello c’è un deep state ma non potete venire qui a carta coperte”.
Nella replica la Bassini ha detto: “I servizi sono uno dei pochi ambienti in questa esperienza in cui ho trovato persone competenti e con passione. Alle aziende abbiamo già chiesto apparecchi in dismissione, non ne abbiamo particolarmente bisogno. Sovrapposizione di fondi sempre monitorata e nella distribuzione alimentare facciamo passare tutti per un unico canale”. “La consistenza economica è stata decisa dalla Regione, già impacchettati” ha detto la Zerbato “per ogni nucleo familiare c’è un aiuto per un massimo di 2700 euro e questo è stabilito dal bando, ad esempio Noinsieme, per 200mila euro totali e un massimo di 74 nuclei. Abbiamo messo il Segretariato sociale nell’ex Nelfrattempo ed è molto più accessibile”. Per il Family tech ha aggiunto Donati Sarti “circa 40 mila euro per 72 utenze, fatte salve erogazioni minori. Per l’assistenza scolastica spendiamo circa 200mila euro, quindi oltre alle risorse europee ci sono quelle comunali”. Sia Zerbato che Donati Sarti hanno auspicato un maggiore coinvolgimento dei territori da parte della Regione quando elabora le misure per non correre il rischio di interventi analoghi o di adottare criteri non mirati, ad esempio nel reddito di accesso all’attribuzione di vantaggi economici”. Tavernelli sull’ipotizzato acquisto farmacia: “Ne ho parlato qui ufficialmente la prima volta, nella sede competente”.