Emergenza Coronavirus. Dal consiglio comunale di Città di Castello, campagna per lo screening. Zucchini (gruupo Misto): “Acquistiamoli come comune”. Arcaleni (Castello Cambia): “Affrettato il no di Farmacie ai test rapidi della Regione”. Durante il consiglio comunale di lunedì 16 novembre 2020, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha aggiornato il consiglio sul fronte del Covid: “Nella giornata del 15 novembre avevamo 311 positivi, 300 in isolamento domiciliare contumaciale e 11 ricoverati nel reparto COVID non in terapia intensiva. Il contesto tifernate ha una percentuale del 7.76% tra cittadini e contagiati ed è uno dei più bassi dell’Umbria. Dobbiamo rimanere in contatto con la Regione perché il rischio di saturazione dei reparti è alto. La zona arancione è legata a questa problematica. Ci sono in previsione ospedali da campo, ma ritengo necessario fare una valutazione complessiva. Il dato di ieri riportava 8 positivi e 8 o 9 guariti. La nostra città non è considerata la più critica anche se il numero dei positivi è alto perché sviluppato in contesti familiari. La pandemia durerà ancora e saremo costretti a ragionare in termini di emergenza ancora per mesi. Il problema sono i posti COVID che sono tutti occupati come in tutta l’Umbria, in parte minima anche dai tifernati. Il contesto generale è quello di massima attenzione e massima allerta”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha fatto riferimento ai contagi nelle famiglie citate dal sindaco: “Se c’è un modo per ricostruire il contagio, perché non si usa. Resto basita davanti alla non adesione di Farmacie tifernate a questa campagna di screening della Regione Umbria che è diretta a ragazzi fino a 18 anni e loro familiari. Le farmacie hanno aderito e finora i test sono stati 4000. Le farmacie comunali di Città di Castello non lo stanno facendo.
Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, ha proposto di comprare i test antigenici che distinguono l’influenza stagionale dal Coronavirus. “Condivido con Arcaleni la perplessità sul no delle Farmacie comunali nell’apparato testante locale con test rapidi. Perché non acquistiamo noi tamponi come struttura amministrativa e li doniamo a chi può eseguirli. Dentro questo consiglio c’è un medico, un infermiera, una professione sanitaria. Tra poco usciranno i test per distinguere l’influenza normale dal Covid, sarebbe importante per i medici di famiglia averli. Questo scarica la congestione dell’ospedale. Facciamo una commissione Servizi per provare se si posso comprare i test antigenici, costano 10 euro. Farmacie e l’altra municipalizzata potrebbero concorrere a questa opera meritoria”.
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Consiglio comunale: Zucchini (Misto) propone l’acquisto di test e tamponi. Arcaleni (Castello cambia) “ripensiamo il no di farmacie allo screening regionale”
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