“Chiedere il potenziamento della medicina del territorio è condivisibile ed èauspicabile che questo avvenga; che lo si possa fare con i fondi del Lascito Mariani da impiegare rigorosamente su Città di Castello è doveroso e su questo vigileremo senza sconti; confondere il tutto con la ristrutturazione del vecchio ospedale è ignoranza o malafede. Da più di dieci anni il vecchio ospedale dà chiari esempio di deperimento per mancanza di manutenzione, vista la quasi completa inattività ormai dal 2000. Non ci risulta che i sindacati abbiano mai chiesto, anzi intimato, alla Regione di intervenire. Magicamente scoprono tutto con una amministrazione regionale di altro colore politico. Non sanno o fanno finta di non sapere che il Protocollo d’intesa tra Comune e Regione in cui c’è l’impegno ad utilizzare gli oltre tre milioni del lascito per la medicina del nostro territorio non menziona neanche una volta il vecchio ospedale per la semplice ragione che per la ristrutturazione dell’intero stabile occorrono quasi venti milioni di euro e tanto tempo che l’emergenza sanitaria attuale non concede. La ristrutturazione resta ovviamente un problema da risolvere ma imputarla all’attuale Amministrazione regionale è semplicemente ridicolo dopo decenni di degrado. E in ogni caso siamo sicuri che nella situazione attuale sia una priorità rispetto all’emergenza sanitaria? Altamente criticabile anche la presenza del Sindaco che quanto sopra esposto conosce bene se non altro per aver firmato il protocollo d’intesa ma il Primo Cittadino fa anche legittimamente politica. Quello che non dovrebbero fare i Sindacati”.
Lignani (FD’I) “fuori tempo massimo le dichiarazioni dei Sindacati sul vecchio ospedale tifernate. Non confondere medicina del territorio e lascito Mariani con la sua ristrutturazione”
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