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Ex ospedale e casa della salute: sindacati all’attacco “basta strumentalizzazioni, la verità la conoscono tutti”

Il presidio che giovedi 19 novembre le OO.SS. hanno fatto presso l’ex ospedale di Città di Castello, proprietà della Regione Umbria, per la realizzazione della Casa della Salute e il recupero dell’immobile, con i soldi che ha suo tempo la Regione aveva messo a bilancio e che sono stati destinati ad altro uso dall’attuale Giunta Regionale, ha disturbato qualche politico locale che si è premurato di dire che le OO.SS. sono nuove a fare certe rivendicazioni e che lo fanno solo perché è cambiato il colore di chi amministra la Regione.
Vogliamo rispondere con i fatti alle accuse di chi parla senza sapere o è in mala fede solo per fare bassa propaganda a suo uso e consumo. Altri hanno affermato che il nostro presidio volesse risolvere il problema covid con il recupero edilizio dell’ ex ospedale, non credendo alla magia e vantando una media intelligenza, l’accusa, per noi, cade da sola.
Le organizzazioni sindacali sono anni che chiedono la realizzazione della Casa della Salute e il recupero dell’ex ospedale di Città di Castello come dimostrano le iniziative fatte negli anni scorsi.
Per restare agli ultimi anni: a dicenbre 2014 è stato fatto un presidio di CGIL CISL UIL davanti all’ex ospedale il Corriere dell’Umbria titolava allora “Anche i sindacati sono stufi del ping pong fra regione e Comune sull’ex ospedale” anche all’ora si chiedeva la realizzazione della Casa della Salute ed il recupero dell’immobile ed in Regione c’era la prima giunta Marini, tanto per sottolineare che per le OO.SS. non ci sono amministrazioni amiche o nemiche, ma semplicemente problemi dei lavoratori e dei cittadini da risolvere e tutelare, questa si chiama politica sindacale.
Nel gennaio 2016 a seguito della piattaforma unitaria dei sindacati pensionati di CGIL CISL UIL Regionali, si è riproposto il tema delle Casa della Salute in ogni distretto socio sanitario dell’Umbria e conseguentemente nell’Alto Tevere si è di nuovo rivendicato le questioni sopra riportate.
Il 30 marzo 2018 a seguito degli incontri sui bilanci comunali le OO.SS. sono uscite con un comunicato nel quale testualmente veniva fatto il seguente resoconto “da parte della Regione (giunta Marini) vi è stato lo svincolo dal Bilancio Regionale, che potrebbe permettere di fare passi in avanti circa il recupero di un immobile importante per la realtà cittadina (ex ospedale). Altresì importante il finanziamento derivante dalle opere pubbliche finanziate con interventi relativi alla ricostruzione post-sisma 2014.
Il 2 aprile 2019 CGIL CISL UIL a seguito degli incontri con il Comune di Città di Castello pubblicavano un comunicato stampa di sintesi del confronto e tra l’altro scrivevano ”si apprezza l’impegno (dell’amministrazione) per gli investimenti in opere pubbliche ….., così come le azioni relative all’ex-ospedale per il progetto della casa della salute, su cui il sindaco ha informato le OO.SS. di aver definito con Regione ed ASL il relativo finanziamento di 10 ML/€ per un primo intervento”. Questo è il punto che contestiamo alla Giunta Tesei, dove sono finiti i soldi che erano previsti per questo territorio per la Casa della Salute e la ristrutturazione dell’ex ospedale?
Oggi i servizi sanitari territoriali sono collocati in larga parte in immobili non di proprietà della ASL1, pertanto ogni mese sono decine di migliaia di Euro di affitti, per mantenere la collocazione dei servizi nel territorio è quindi auspicabile che in futuro, anche attraverso la realizzazione della Casa della Salute non sia necessario una spesa esosa per gli affitti che potrebbero essere in gran parte azzerati e contemporaneamente migliorare, i servizi socio sanitari e renderli più efficienti ed efficaci.
La mobilitazione sindacale di questi giorni è dunque il proseguo di una rivendicazione avviata già molti anni fa, che crediamo doverosa e che proseguiremo per il bene comune dei lavoratori e dei cittadini dell’Alto Tevere. Rivendicare il diritto al benessere o una mobilità pubblica sostenibile..non è compito delle OO.SS? Noi pensiamo lo sìa… e dovrebbe esserlo di più anche per la classe politica.

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