Augusto e Angelica Mariotti “la nostra categoria messa da parte e dimenticata dal Governo, nonostante la funzione sociale che ci viene riconosciuta dalle Famiglie”

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“Senza polemica, per carità, ma la seconda ondata con relativa chiusura delle palestre, potrebbe darci il colpo di grazia. Queste le parole di Augusto Mariotti, punto di riferimento da anni dello sport tifernate. In un intervista rilasciata alla nostra redazione analizza il momento, non troppo felice, che stanno attraversando gli operatori del settore “noi ci siamo adeguati in modo scrupoloso, facendo nostre tutte le norme introdotte nel DPCM. Abbiamo investito acquistamndo prodotti e attrezzature per la sanificazione, igienizzando più volte nel corso della giornata, i nostri locali, per garantire ai nostri atleti di potersi allenare in totale sicurezza. Possiamo contare su ampi e spazi, quindi nessun problema per qunto riguarada il distanziamento, ma questo non è servito, siamo di nuovo al punto di partenza, costretti a non poter lavorare, con la sensazione che saremo gli ultimi a poter riaprire le porte della nostra attività al pubblico. Ci sentiamo dimenticati” conclude Mariotti ” la paura è che non ci siano strategie che ci consentano di poter tornare a lavorare con serenità detto questo, le spese correnti vanno avanti e addirittura ci vengono chieste tasse comunali anche per il periodo di chiusura causa lock down. A questo punto mi domando se siamo a no una categoria che interessi a chi ci governa” Angelica Mariottti, che ha raccolto l’eredità del padre, lavora con la stessa passione di sempre, con la speranza che presto si possa quantomeno tornare ad una parvenza di normalità “considero la mia professione una missione, per questo ho deciso di non mollare. Lo devo alle famiglie delle ragazze che alleno, loro ci danno la carica, la forza per proseguire. Ricordo a tutti” prosegue Angelica “che lo sport ha una funzione, che va oltre il benessere fisico, parlo di sociale, perchè permettiamo alle famiglie di poter trovare, negli educatori, un aiuto concreto contro quelle che sono le problematiche legate all’adolescenza. Credo sia meglio sapere, per loro, che per 8 ore la settimana, si trovino in palestra invece che per strada, o attaccati ad uno smartphone. Sono fiduciosa e affronto questa dura prova con serenità” conclude Angelica “con la speranza, che il santo Natale, ci porti il regalo più bello, quello di poter tornare a fare, in pieno, il lavoro che amiamo”

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