“Ancora una volta il Pd e i suoi soci hanno provato a strumentalizzare il tema della sanità locale. Ben svegliati! Dopo 20 anni di silenzi e di accondiscendenze, di diktat imposti dai loro compagni di partito quando governavano l’Umbria ed erano ai vertici della sanità regionale, si accorgono solo ora che l’ospedale di Umbertide è stato depotenziato”.
Ad affermarlo è il segretario della Lega Umbertide, Vittorio Galmacci, che aggiunge: “Ma come? Prima andava tutto bene e adesso fanno finta di non aver nulla a che fare con coloro che hanno ridotto la sanità locale così come si trova. Ci vuole una bella faccia tosta a dire queste cose. Avete sconfessato gli ultimi venti anni della vostra azione politica e non ve ne siete accorti. Chissà cosa penseranno, appena lette le vostre esternazioni, i vostri padri politici, coloro che mentre smantellavano la sanità locale voi accoglievate in città con tutti gli onori, come se fossero degli eroi e invece nell’ombra smontavano pezzo per pezzo i servizi”.
“Ma il fatto più divertente è un altro – prosegue Vittorio Galmacci – Il Pd si trova a fare fronte comune con chi lo ha sempre osteggiato, soprattutto in tema di sanità, come Umbertide Cambia e Movimento 5 Stelle. Per loro, quindi, non è mai esistito lo scandalo Sanitopoli e da un po’ di tempo a questa parte è come se volessero chiedere scusa in qualche modo ai loro vecchi avversari. È stata una vera e propria fiera dell’ipocrisia, un tranello strumentale che abbiamo subito scoperto.
Noi siamo sereni e non smetteremo mai di affermarlo – continua Vittorio Galmacci – perché le attuali autorità sanitarie competenti ci hanno detto fin dall’inizio che una volta terminata l’emergenza la sanità locale tornerà a operare come prima e non verrà toccato alcun servizio. Basta fare solo alcuni semplici esempi. Vi ricordate la situazione del pronto soccorso? Il Pd e i suoi fiancheggiatori dicevano che non avrebbe più riaperto. E invece è tornato attivo 24 ore su 24. Bisogna quindi diffidare di chi fa solo propaganda politica pensando unicamente a una futura campagna elettorale e non attua il senso di responsabilità, che in certi momenti è fatto di silenzi e operosità, per stare vicino alla nostra comunità”.