“Lenire le sofferenze dei tifernati” questa la lettera del lascito delle benemerite sorelle Mariani. Senza polemica e tralasciando altri aspetti su cui occorrerà discutere mi permetto di dissentire dalla posizione del Sindaco Bacchetta riguardo l’utilizzo delle risorse del lascito. Fare tamponi di massa ai tifernati è un’azione lontana dalla lettera del lascito e anche poco utile. In primis perché il tampone non dà alcuna garanzia futura e non contribuisce alla salute dei nostri concittadini. Meglio allora acquistare nel prossimo futuro, se sarà possibile, dei vaccini che almeno dovrebbero garantire un periodo d’immunità. Poi la tempistica, evidentemente fuori tempo massimo. Siamo alla fine della seconda ondata e tutto lascia pensare che tra un anno il Covid sarà solo un brutto ricordo. Vale la pena spendere quasi un milione di euro per uno screening a tappeto? Tanto infatti costerebbe calcolando una cifra di venti euro a persona escludendo tra l’altro in maniera poco opportuna i residenti negli altri Comuni altotiberini. Con la stessa cifra si potrebbero acquistare oltre venti posti di terapia intensiva e allora si che si darebbe una prospettiva di sicurezza al territorio, senza egoismi campanilistici e rispettando in pieno la volontà delle sorelle Mariani.
Lignani (Fd’I) “contrario all’utilizzo del lascito Mariani per i tamponi: si rispetta lo spirito del lascito con opere durature . In alternativa meglio i vaccini”
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