Continua l’impegno del Comune di Pietralunga per valorizzare e riqualificare il proprio territorio. In questi giorni l’Amministrazione, guidata dal sindaco Mirko Ceci, ha chiesto alla Giunta regionale dell’Umbria di adottare un provvedimento per valorizzare le proprietà regionali presenti nel suolo pietralunghese.
Nel territorio di Pietralunga ricadono, infatti, 3.900 ettari di demanio pubblico, che rappresenta il 45% dei 9 mila ettari presenti nell’Alta Umbria.
In particolare, nella delibera inviata dal Comune alla Regione Umbria, viene richiesta la concessione ventennale del campeggio di Candeleto, e l’autorizzazione per effettuare al più presto un bando di affitto a fini turistici.
Sempre nell’ottica non solo di migliorare ma anche di utilizzare le opere presenti, il Comune ha richiesto inoltre alla Giunta regionale e al nuovo Amministratore unico dell’Agenzia di Forestazione di garantire i livelli occupazionali esistenti e la continuità degli interventi volti a salvaguardare il demanio regionale in tutta l’Alta Umbria.
Una serie di azioni ritenute necessarie dal Comune, che coglie l’occasione per sottolineare come il momento storico che stiamo vivendo, legato alla pandemia da Covid-19, ha portato un aumento delle richieste verso i piccoli borghi e, in particolare, alla ricerca di case in mezzo al verde.
L’Amministrazione, proprio in considerazione della presenza di numerosi immobili, degli ettari di foreste regionali esistenti, delle aziende agricole e dei terreni di proprietà del demanio, fa un ulteriore passo con la richiesta di istituire a Pietralunga il polo tecnico e manutentivo dell’Agenzia di Forestazione, senza dimenticare di spiegare i progetti mirati a valorizzare l’offerta turistica e la possibilità di realizzare nuove abitazioni.
Entrando nel dettaglio delle proposte, il Comune vorrebbe attuare dei bandi individuali di affitto a fini turistici per il complesso di Caignani e Le Valcelle; mentre per le zone di Caipizzichelli, Cuiano e Palazzo del Riccio (che sono parzialmente ristrutturati) l’intenzione è quella di procedere con bandi individuali di vendita con destinazioni abitative. Per quanto riguarda l’ex scuola di agraria la volontà è quella di fare un bando di vendita con destinazione turistica; per le sei aziende agricole presenti, invece, la linea è quella di rinnovare gli affitti, con l’opzione di acquisto per gli attuali affittuari che lo desiderano. Venendo ai 54 complessi rurali, ruderi o fatiscenti, l’idea è quella di procedere con la vendita individuando dei soggetti privati per la loro valorizzazione.