“Organici inadeguati, carichi di lavoro insostenibili, mancata valorizzazione e nessuna indennità di malattia infettiva da maggio ad oggi, nonostante siamo i più esposti al rischio Covid: su oltre 3000 professionisti contagiati nel sistema sanitario regionale, gli infermieri rappresentano il 45% in Toscana”. E’ il grido del Nursind, sindacato autonomo delle professioni infermieristiche, all’indomani del V-Day e dopo l’incontro odierno presso l’assessorato regionale alla Sanità.
“Oggi l’assessore Bezzini ha finalmente sbloccato alcune delle questioni che rivendichiamo da mesi, assicurandoci un nuovo concorso per le assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2021”, dichiara Giampaolo Giannoni, segretario Nursind Toscana.
“Siamo la categoria più esposta – sottolinea – eppure dalla scorsa primavera ad oggi non abbiamo ricevuto un centesimo di riconoscimento. Continuiamo a lavorare sotto organico, intervenendo anche nella gestione delle Rsa e sostenendo carichi di lavoro disumani. Adesso, con la campagna di vaccinazione alle porte, è arrivata l’ennesima mazzata a livello nazionale: l’indennità specifica per gli infermieri è stata ridotta a brandelli con il maxiemendamento alla manovra”.
“Gli infermieri sono allo stremo delle forze – prosegue il segretario regionale – tra ferie revocate, turni di 11 ore con lo scafandro e un peso difficile da gestire anche dal punto di vista psicologico. Come rilevano i dati Inail, quella degli infermieri è la categoria professionale più colpita dal contagio, eppure in Toscana non si riconosce neanche l’indennità di malattia infettiva a chi si ammala nello svolgimento del proprio lavoro. Un paradosso vergognoso che va avanti da mesi”.
“Anche su questo punto abbiamo registrato oggi un’importante apertura: la Regione Toscana sta valutando la sostenibilità economica per riconoscere l’indennità di malattie infettive a tutto il personale coinvolto”.
“E’ in corso anche la valutazione sulla possibilità di stabilizzare gli interinali. Su questa e altre questioni ci aggiorneremo nei prossimi giorni con l’amministrazione regionale”, conclude Giannoni.