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Città di Castello: Andrea Lignani Marchesani (FD’I) “continua inesorabile il decremento demografico. Servono politiche e misure concrete tese a fermare il declino”

“Mai come in questo momento storico i numeri demografici hanno una enorme valenza sociale e politica. In ritardo ma credo che tutti si rendano ormai conto come il declino demografico determini una discesa dei livelli economici e degli standard di vita. Non è questa la sede per puntare il dito contro politiche consumistiche ed edonistiche che hanno portato intere generazioni a disimpegnarsi dalla creazione di una famiglia e a creare futuro (chi scrive non ne è stato esente). Ma è evidente che anche Città di Castello non fa eccezione. Da oltre dieci anni la popolazione cala lentamente ma costantemente ed il traguardo dei 40000 abitanti, un tempo toccato, si allontana sempre di più. E pensare che i piani regolatori degli anni 50 e 60 erano stati elaborati per una città in espansione e oltre i 50000 abitanti. Ma il dato che emerge non è tanto il saldo naturale negativo orami cronico (le morti hanno superato le nascite di 231 unità); preoccupa la scarsa attrattività di un trasferimento a Città di Castello, parametro che fino a pochi anni fa permetteva un saldo demografico positivo e un aumento del numero dei residenti: in pratica coloro che si trasferiscono a Città di Castello sono oggi in n numero pari a coloro che se ne vanno, segno evidente di un declino economico sociale anche contingente e non di lungo periodo. Il prossimo bilancio comunale dovrà quindi necessariamente prevedere misure a sostegno della famiglia e della natalità ma anche incentivi a coloro che intendono traferirsi o aprire attività, beninteso in maniera legale. Difficile con uno strumento economicamente rigido e con la crisi attuale: ma è importante, magari con contributi di idee in sede di Commissione consiliare, dare segnali di inversione se vogliamo fermare il declino della città che ormai da venti anni non si riesce ad arrestare”.

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