Nei giorni scorsi è apparso nei media locali una inaccettabile pesante critica da parte della formazione politica Lega, alle insegnanti della scuola primaria “Franchetti” di Fighille per aver coinvolto la mamma di un alunno nella lettura bilingue di un libro già presente nella biblioteca della scuola.
Riteniamo questo episodio una grave interferenza di un partito politico sulla libertà di insegnamento garantito dalla nostra Costituzione, un diritto primario che designa l’insegnate quale tutore e garante della crescita civile, culturale, scientifica ed artistica dei giovani.
Ciò significa, attribuire tale diritto ad ogni insegnante per svolgere la propria attività didattica, riconoscendo e rispettando le “diversità” come ricchezza da valorizzare, e quindi considerando tutti come persone da non emarginare, escludere, selezionare, ma da aiutare a crescere, ciascuno nella sua specificità (sessuale, culturale, religiosa).
Questo vuol dire “diritto allo studio”, e in questo trovano fondamento la “centralità dello studente” e la “centralità della scuola”.
E’ necessario, allora, che la scuola tenga conto delle ineguaglianze delle condizioni di partenza e in genere delle condizioni personali, familiari, ambientali, economiche, sociali e culturali degli alunni, e disponga pertanto di mezzi idonei a compensare per quanto possibile le suddette ineguaglianze, in misura inversamente proporzionale alle risorse dell’utenza. (Art.3 Comma2 Costituzione) In questa prospettiva, la scuola deve essere aperta al presente, al rapporto col territorio e con i problemi locali, nazionali, dell’Europa e del mondo, ricorrendo alla conoscenza del passato, alla interculturalità, per permettere una migliore comprensione del presente, a cui lo studente non deve sentirsi estraneo per poter contribuire alla costruzione di un mondo più umano e giusto
La scuola deve raccogliere con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.
La presenza di comunità scolastiche, impegnate nel proprio compito, rappresenta un presidio per la vita democratica e civile perché fa di ogni scuola un luogo aperto, alle famiglie e ad ogni componente della società, che promuove la riflessione sui contenuti e sui modi dell’apprendimento, sulla funzione adulta e le sfide educative del nostro tempo, sul posto decisivo della conoscenza per lo sviluppo economico, rafforzando la tenuta etica e la coesione sociale del Paese.
Con questi motivi CGIL CISL e UIL assieme a tutte le proprie categorie esprimono la piena solidarietà alle insegnanti e alla Dirigenza scolastica del Franchetti di Fighille indegnamente attaccati dalla Lega per la loro coerenza e dedizione alla crescita culturale umana e scientifica dei prpri alunni nel dettato della Costituzione.
CGIL – CISL – UIL
Alto Tevere Umbro
Letture bilingue alla scuola Franchetti di Fighille: durissima presa di posizione di CIGL, CISL e UIL nei confronti delle dichiarazioni di alcuni esponenti locali della Lega
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