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Città di Castello: Ordine del Giorno di Gasperi e Rigucci su Muzi Betti

“L’ASP “Muzi Betti” (da Monsignore Giovanni Muzi, Vescovo di Città di Castello e don Ferdinando Betti) è un istituto per anziani, nato il 13 marzo del 1852 con lo scopo di dare una risposta concreta ai bisognosi delle classi più povere nel nostro comprensorio.
In una società come la nostra, dove sono avvenuti rigidi mutamenti negli stili di vita e nelle concezioni di fondo, sulle quali concezioni poggiavano i principi morali della nostra stessa società, i progressi in campo medico e nella ricerca scientifica hanno permesso un allungamento della vita al quale non sempre si è accompagnato un benessere sia fisico che mentale.
“Muzi Betti” è una ASP, Azienda servizi alla persona, e non una RSA (i cui i costi sarebbero più alti) e questa struttura ospita pazienti che hanno problematiche di diversi livelli di complessità dal punto di vista assistenziale; problemi cognitivi, anche di grave entità, disturbi comportamentali e di alimentazione.
Oggigiorno ci troviamo di fronte ad una situazione sanitaria precaria, dovuta non in ultimo anche da questa pandemia che non risparmia nessuno ed in particolare i soggetti più fragili, tra i quali gli anziani.
A ciò si devono sommare alcune problematiche che di certo non hanno aiutato in questo momento, come ad esempio la mancanza di personale negli ospedali, all’interno dei quali l’ASL per coprire i vuoti di personale ha dato apertura ai concorsi per assunzioni di ruolo per dottori, infermieri ed OSS; molto di questo personale lavorava nella struttura “Muzi Betti”, la quale ritrovata o sottorganico o con nuovo personale da gestire e formare.
Un altro fattore sensibile è stato quello economico. L’istituto oggi non ha più quelle risorse economiche che permetterebbero, in tempi celeri, di svolgere corsi per la formazione del personale, o di acquistare dispositivi di sicurezza, o di riorganizzare la struttura, ecc.
Ora, considerato che l’istituto è un vero e proprio patrimonio del nostro comprensorio e che tanto ha fatto e tanto può e potrà fare negli anni futuri, e visto che, dal governo sono giunti alle casse comunali stanziamenti per il Covid per l’ammontare di 2.200.000 €

Si chiede di impegnare il Sindaco e la Giunta per:

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