Lezione di arabo alla scuola elementare di Fighille, spuntano nella pagina personale della mamma invitata a tenere la lezione, post discutibili, tratti del Corano
A tornare sulla vicenda sono il Consigliere Regionale della Lega Valerio Mancini e la Referente Provinciale della Lega di Perugia Manuela Puletti i quali, già due settimane fa avevano sollevato la questione avanzando domande chiarificatrici, che però ad oggi non hanno ancora risposte esaustive
Ad oggi, a fronte anche del post pubblicato dalla madre che si è improvvisata insegnante, come Lega ci attiveremo a tutti i livelli, in Parlamento con la Senatrice Valeria Alessandrini responsabile del dipartimento scuola in Umbria e in Regione chiedendo alla Presidente della Terza Commissione Consiliare Permanente, che vanga convocata in audizione la Dottoressa Antonella Iunti, responsabile dell’Ufficio Regionale Scolastico, affinché si possa far luce sulla questione. Sono ancora sul tavolo tutti gli interrogativi che avevamo per primi sollevato: il rispetto delle procedure sanitarie, l’opportunità di aprire le porte della scuola a una persona esterna all’organico in questa fase così delicata e il perché si sia scelto l’arabo piuttosto che altre lingue.
La scuola di Fighille – continuano Mancini e Puletti- ha sempre rappresentato un’eccellenza per il territorio di Citerna e vanno salvaguardate le sue antiche e più autentiche tradizioni”.
I leghisti riportano all’attenzione anche la questione sanità, mai affrontata dalla Preside: “Presenteremo all’Assessore Regionale alla Scuola, Paola Agabiti, un’interrogazione per sapere, come già in precedenza annunciato, se la madre che ha tenuto la lezione sia stata sottoposta a tampone. A differenza di altri – hanno proseguito i leghisti- noi non stiamo alla finestra a osservare l’evolversi degli eventi, ma combattiamo a fianco dei cittadini. Non abbiamo mai voluto screditare una cultura diversa dalla nostra, anzi abbiamo fin da subito sottolineato l’importanza di entrare in contatto con tradizioni diverse, consapevoli che proprio nella diversità risiede la vera ricchezza – hanno rimarcato i leghisti- L’Istituto Franchetti di Fighille da anni propone progetti validi e alternativi, ma in questo caso riteniamo che la scelta della Preside sia grave e inopportuna, anche in considerazione delle frasi apparse nel profilo social della madre in questione. Fin da subito siamo intervenuti chiedendo spiegazioni con l’intento che venisse fatta chiarezza a tutela degli studenti e di tutto il corpo docente e scolastico”.