“L’Umbria, in particolare la provincia di Perugia, nelle ultime settimane è stata travolta da una forte recrudescenza del Coronavirus, con numeri molto alti, a seguito della diffusione di due varianti, brasiliana e inglese, particolarmente aggressive, che colpiscono in particolare giovani e giovanissimi e hanno prodotto una impennata dei contagi”, ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, che ha ufficializzato come “alla luce di questi fatti la Regione abbia stabilito l’istituzione delle norme legate alla zona rossa per 15 giorni da domani, lunedì 8 febbraio, in tutto il territorio della provincia di Perugia”. “Questo provvedimento riguarderà anche Città di Castello, che è in una situazione un po’ meno complessa di altre città, ma comunque ugualmente impegnativa perché i numeri sono in crescita”, ha puntualizzato il primo cittadino, nel confermare “la brusca impennata che ha avuto la diffusione del Covid-19 negli ultimi giorni nel nostro territorio, con numero piuttosto consistente di persone contagiate e molti meno guariti, come testimoniano anche i dati di ieri, con ben 30 nuovi positivi a fronte di soli quattro casi di guarigione”. “Dunque – ha osservato Bacchetta – la maggiore aggressività del virus è rispecchiata anche nel nostro territorio da un dato statistico importante e la Regione, su indicazione delle autorità scientifiche e sanitarie che fanno riferimento alla giunta, ha ritenuto di prendere un provvedimento omogeneo, che riguardasse l’intera provincia”. “Non è questo il momento delle polemiche, delle discussioni, degli scaricabarile, che a me non piacciono”, ha chiarito il sindaco, nel sottolineare: “dobbiamo tutti farci carico di questa scelta e ci dobbiamo adeguare”. “La zona rossa presupporrà una serie di provvedimenti abbastanza significativi, specie per il mondo della scuola, perché per 15 giorni saranno chiusi tutti gli istituti e verrà ripristinata la didattica a distanza”, ha evidenziato Bacchetta, che ha spiegato come “vista la tipologia degli ultimi casi, che hanno coinvolto in gran parte persone giovani e giovanissime, si è ritenuto opportuno chiudere completamente l’attività scolastica, compresi i servizi rivolti all’infanzia, per la preoccupazione che il virus potesse colpire in maniera consistente anche i bambini, che poi lo possono trasmettere anche agli adulti, un dato statistico che è stato evidenziato negli ultimi tempi dalla grande diffusione del contagio nei nuclei familiari”. In questo contesto Bacchetta ha preannunciato che “anche l’ospedale di Città di Castello si attrezzerà per far fronte a questa nuova ondata e da domani i posti letto per i malati acuti di Covid-19 passeranno da 36 a 46”. “Una risposta importante e significativa – ha commentato il sindaco – ma ancora più significativo e degno di essere sottolineato, come mi segnala il direttore dell’ospedale Silvio Pasqui, è il comportamento veramente encomiabile, la grande abnegazione che mettono i lavoratori della Sanità in questa fase davvero difficile”. “A nome di tutti è doveroso ringraziarli ancora perché il loro impegno è davvero forte, costante, con grande spirito di sacrificio al servizio della collettività e davvero non è facile anche in un contesto generale di tensione, di preoccupazione”, ha affermato Bacchetta, rimarcando che “gli operatori sanitari stanno dando una dimostrazione di grandissima professionalità e ce lo dobbiamo ricordare sempre, non solo nell’attuale situazione di emergenza, ma anche quando le cose torneranno auspicabilmente alla normalità”. Il sindaco ha, quindi, ricordato che “domattina saremo al Cva di Trestina, per un sopralluogo in una delle due sedi che nel nostro territorio comunale saranno adibite dall’Usl Umbria 1 alla vaccinazione di massa della popolazione dell’Alta Valle del Tevere”. “Città di Castello ha l’onore e l’onere di essere il centro principale dell’Altotevere e su richiesta dell’Usl Umbria 1 metterà a disposizione due luoghi idonei che dovranno essere a disposizione della popolazione tifernate e di quella dei comuni della vallata, quindi baricentrici, a sud e a nord del nostro territorio comunale, rispetto a più comunità del comprensorio”, ha puntualizzato Bacchetta, ringraziando di nuovo la Pro Loco di Trestina “per la gentilezza e la disponibilità” con cui ha messo a disposizione il Cva della frazione tifernate. “Dobbiamo comprendere tutti che soltanto lavorando assieme, in modo sinergico, tra enti, strutture e soggetti diversi, sarà possibile cercare di dare una risposta all’emergenza, anche se siamo tutti messi a dura prova, viviamo una fase complessa e difficile, che sembra non finire mai”, ha sostenuto il primo cittadino, che ha richiamato l’attenzione sulla “fiducia nella grande arma in più che abbiamo a disposizione oggi, quella dei vaccini, che dovranno essere effettuati quanto prima su larga scala e rappresentano l’unica vera risposta all’obiettivo dello sradicamento del Covid dalla nostra popolazione”. Bacchetta ha concluso rinnovando l’invito tutti “a rispettare le prescrizioni, anche se non è facile perché siamo tutti stanchi, esasperati, arrabbiati dopo un anno di restrizioni che hanno messo a dura prova la nostra pazienza e il nostro senso civico”. “Per 15 giorni saremo in zona rossa e dovremo adeguarci a tutte le disposizioni e adottare la massima prudenza”, ha ribadito Bacchetta.
Covid-19 Bacchetta: “da domani anche Città di Castello in zona rossa, provvedimento della Regione inevitabile per la maggiore aggressività del coronavirus”. “Ieri 30 nuovi positivi e solo quattro guariti, colpiti soprattutto giovani e giovanissimi, da qui l’esigenza di chiudere tutte le scuole”.
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