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Arezzo: Confartigianato al tavolo della Prefettura dedicato ai potenziali rischi di liquidità/default delle imprese

“Abbiamo attivamente partecipato – dice Fabrizio Piervenanzi, presidente del Comitato Intercomunale di Arezzo e Castiglion Fibocchi di Confartigianato Imprese Arezzo- all’incontro organizzato dalla Prefettura di Arezzo che ha visto coinvolte, tra gli altri, la Banca d’Italia, il Comando Prov.le della Guardia di Finanza, l’ABI, la Camera di Commercio di Arezzo-Siena e le associazioni.

Notizie poco rassicuranti giungono dall’Europa – continua Piervenanzi – relative all’inasprimento della disciplina sul default finanziario per imprese e famiglie in vigore dal 1 gennaio scorso che in generale porteranno ad un diverso e più restrittivo rapporto tra queste ultime ed il mondo del credito. Questo, anche in base ai dati forniti dalla nostra Camera di Commercio, esporrà a potenziali rischi di liquidità e di conseguenza a quello di default, le imprese che non riusciranno a trovare i mezzi necessari per garantirsi la continuazione delle proprie attività. Alla richiesta di mitigazione o di sterilizzazioni di questi provvedimenti inviata da ABI alle Presidenze di Parlamento e Commissione Europea, a nome del sistema bancario e di tutte le Associazioni datoriali di categoria, non vi è ancora riscontro. Confartigianato parteciperà attivamente, nell’interesse delle imprese, continuando a seguire l’evolversi della situazione ed a sottoporre le sue proposte.

Nel frattempo – conclude Piervenanzi – lo Sportello del Credito di Confartigianato, presente ad Arezzo e in tutte e quattro le vallate, sta rinforzando preventivamente le attenzioni e l’ascolto per le imprese che ne avranno la necessità, perché sia sempre più vigile e proporzionato, il contrasto delle possibili offerte di finanziamenti illeciti, che da momenti come questi possono trarre enormi benefici a chi li concede. Le professionalità, la discrezione, gli strumenti a disposizione e non ultima l’interazione con le Istituzioni dello Stato, da parte dei nostri uffici, possono essere senz’altro d’aiuto alle imprese in difficoltà che diversamente percorrerebbero strade senza ritorno”.

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