“Una cosa è un Protocollo d’intesa che è mera dichiarazione di intenti, un’altra è un atto dell’Esecutivo regionale che invece è cogente e deliberante. Con detta delibera, la n.51 del 2021 la Giunta regionale afferma al comma 4 del dispositivo “…la azienda USL Umbria n.1 disporrà della somma costituente il lascito…. ponendo in essere attività, in un ambito permanente di gestione e controllo, al fine di garantire… l’organizzazione e l’erogazione dei servizi sanitari resi sul territorio comunale di Città di Castello…“. Una decisione che dal punto di vista giuridico era tutt’altro che dovuta, come si evince dal parere provvediate dell’Avvocato Palermo disposto (e pagato) dall’Amministrazione comunale, tanto meno in un momento tragico in cui servono risorse comunque ed ovunque. E’una risposta chiara alle inutili polemiche poste in essere da chi per status istituzionale dovrebbe conoscere bene le Delibere di Giunta regionale ed è l’ennesima conferma su come il vecchio ospedale tifernate non rientri nella destinazione delle risorse del lascito con buona pace del Sindaco. Così era stato richiesto dal sottoscritto, non perché il vecchio ospedale non interessi ma perché non era accettabile che volontà testamentarie volte al sociale fossero distorte su ristrutturazioni edilizie, così è stato affermato nel protocollo d’intesa del 28 luglio 2020 firmato dal Primo Cittadino Bacchetta e dalla Governatrice Tesei, così è stato definitivamente stabilito dalla delibera. E in un momento così terribile è bene che gli oltre tre milioni vadano ad essere utilizzati direttamente per la salute dei tifernati. Per le ristrutturazioni edilizie del vecchio ospedale, vista l’incuria dei vent’anni precedenti di Amministrazione regionale della sinistra, si può aspettare ancora un po'”.
Città di Castello: Lignani (Fd’I) “la Giunta regionale rispetta gli impegni, con la DGR n.51/21. I soldi del Lascito Mariani nel territorio comunale di Città di Castello”
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