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Verso le elezioni a Città di Castello: al lavoro per un programma di cambiamento al servizio della città”. Il coordinamento illustra i punti del progetto

Il Coordinamento per il Cambiamento continua la redazione del programma e delle proposte per la tornata amministrativa, che permetta a Città di Castello di voltare pagina.
E’ necessario impostare impostare le politiche di sviluppo del nostro territorio con una visione precisa, secondo due linee-guida portanti e trasversali: la transizione ecologica e la transizione digitale.

Ciò significa orientare le scelte, numerose e complesse, per il rilancio del tessuto economico e sociale secondo l’asse della sostenibilità e dell’innovazione anche digitale, per sostenere progetti innovativi di economia circolare, fondamentale anche per una gestione delle politiche ambientali orientata alla strategia dei “rifiuti zero”.
Impellente l’abbattimento delle barriere architettoniche e la rigenerazione urbana e delle frazioni che vanno ricollegate ad un centro storico da rivitalizzare con nuovi residenti e nuovi servizi. Puntare ad un turismo sostenibile, e a mitigare i rischi derivanti dal cambiamento climatico con il recupero del verde come bene pubblico da incrementare.

Emergono nuove povertà, strati della popolazione in difficoltà economica dovuta in primis alla pandemia, che vanno sostenuti per evitare che scivolino verso una povertà maggiore. Bisogni sociali e sanitari per i quali è urgente reimpostare le politiche verso il potenziamento della sanità pubblica, rafforzandone anche le strutture territoriali, in sofferenza anche per la spinta privatistica che va avanti da tempo.


Per molti esperti la crisi sanitaria, purtroppo ancora in corso, può rappresentare l’occasione per costruire un nuovo modello occupazionale più sostenibile, capace anche di recuperare e valorizzare le energie giovanili. Nella fase post-Covid tutta l’Europa punterà a ripartire attraverso l’innovazione dei settori produttivi e dei servizi: non possiamo rimanere indietro.


Le opportunità e le ingenti somme che arriveranno con il Recovery Fund devono trovarci preparati: in Comune serve un gruppo di lavoro interassessorile, una task force, per la gestione e individuazione di Programmi e Progetti adeguati, in grado di riunire le migliori risorse professionali di ogni settore e che si avvalga di un Project manager al fine di attrarre i fondi nazionali ed europei necessari agli investimenti in infrastrutture e mobilità, verso la conversione ecologica delle colture, per la trasformazione tecnologica, digitale e sostenibile dei processi produttivi.
Intendiamo recuperare un’ottica di vallata, perché infrastrutture, turismo, viabilità, agricoltura, richiedono progetti innovativi che ci colleghino a livello nazionale e internazionale per attrarre produzioni, turisti e favorire la commercializzazione di prodotti di eccellenza del nostro territorio.

In questo senso, serve una “squadra” di governo forte e coesa capace di riportare Città di Castello al centro dell’area vasta, protagonista di collaborazioni con enti e soggetti pubblici e privati per progetti di ricerca, cultura e formazione, anche universitaria.
Per poter attuare queste politiche occorrerà che Sindaco e Giunta lavorino con trasparenza, in sintonia con le forze politiche di maggioranza e facciano della partecipazione dei cittadini un elemento essenziale, per un utilizzo civico e democratico dei beni comuni: contratti di quartiere, libretto di caseggiato, Concorsi di idee, bilancio partecipato sono strumenti che vanno implementati, non negletti come fino ad ora è stato.


Questo cambiamento deve poggiare su alcuni elementi sostanziali, di metodo e di contenuto: rifuggiamo dalla logica autoritaria dell’uomo solo al comando; serve recuperare una reale comunicazione e condivisione delle scelte per la città: a partire dalla scelta delle figure degli assessori, per arrivare alle nomine nelle Società Partecipate, servono nuovi criteri, quali quelli della condivisione, della collegialità e della competenza.


Serve un Sindaco di alto profilo, non frutto di un compromesso al ribasso interno ai partiti, ma capace di aggregare e rappresentare le varie anime di una coalizione larga e plurale, capace di ascolto, condivisione e sintesi che incarni innovazione e competenza.
Queste, tra le altre, sono le principali proposte che offriamo al dibattito con le altre forze civiche e politiche del centrosinistra, che come noi hanno a cuore il destino della città e dei tifernati tutti.

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