Covid-19 a Città di Castello: appello del Sindaco insieme all’Aipd: “importante garantire che le persone down siano tra le prime a essere vaccinate in Umbria”. “Ieri 39 nuovi positivi e 12 guariti, ma anche il decesso di un signore di 73 anni”

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“E’ molto importante garantire che anche le persone Down siano tra le prime a essere vaccinate in Umbria”. Sono le parole dell’appello lanciato oggi dal sindaco Luciano Bacchetta insieme alla referente locale dell’Associazione Italiana Persone Down Tiziana Pescari e al presidente del sodalizio regionale Ferdinando Valloni. “Come amministrazione comunale ci faremo interpreti in prima persona di questa esigenza nei confronti delle istituzioni regionali competenti”, ha affermato il primo cittadino, nel sottolineare “il lavoro meritorio dell’Aipd, che, in un ambito così delicato come quello della sindrome di Down e della disabilità, opera con grandissimo impegno, sensibilità, volontà di essere in prima linea e ha sempre collaborato in maniera molto proficua e davvero soddisfacente con il Comune”. “I nostri figli chiedono di vaccinarsi, fare in modo che sia possibile è un nostro dovere”, ha detto Pescari, chiarendo: “non chiediamo privilegi, ma di ridare una vita a queste persone”. “Finora si è parlato solo di vaccinazioni per i disabili che si trovano nei centri diurni, nelle Rsa, nella case famiglia, ma purtroppo ci sono anche i nostri figli, che sono nelle loro abitazioni, con i propri genitori, e sono circa il 30 per cento di questa categoria”, ha spiegato la referente tifernate dell’Aipd, che ha chiesto: “serve chiarezza, attraverso una adeguata pianificazione che permetta di essere vaccinati a tutti i disabili”. “L’Aipd è disponibile a collaborare con le istituzioni, ma abbiamo bisogno di un segnale concreto nei confronti dei nostri figli”, ha puntualizzato Pescari, facendo presente “la necessità di un piano vaccinale ad hoc per le persone disabili, di definire chiaramente referenti e percorsi, ma anche le modalità di un consenso informato che sia alla portata delle capacità delle persone Down”. “La pandemia che ci ha colpito è drammatica per tutti, ma ancora di più per coloro che hanno una disabilità”, ha segnalato la rappresentante dell’Aipd, richiamando l’attenzione sul rischio che “all’emergenza sanitaria segua una grande emergenza sociale legata alla condizione di queste persone”. “Per chi come i nostri figli ha la sindrome di Down questa situazione è drammatica, perché li costringe a restare in casa e a rinunciare a una socialità che per loro è fondamentale, con il rischio che le abilità acquisite in anni di impegno vengano perse per la rapida regressione a cui possono andare incontro”. Nel ribadire la condivisione delle aspettative delle persone Down, Bacchetta ha rimarcato “l’importanza di fare in modo che la vaccinazione di massa proceda ancora più spedita, perché è l’unica soluzione a un’emergenza che non accenna a ridimensionarsi”. “Anche i dati di ieri comunicati dall’Usl Umbria 1 sono abbastanza pesanti, con 39 nuovi positivi a fronte di 12 casi di guarigione, cui si aggiunge anche il decesso di un signore del 1948, alla cui famiglia porgiamo le nostre più sentite condoglianze”, ha riferito il sindaco, nel riconoscere come “i numeri tifernati coincidano purtroppo con quelli regionali”. “In Umbria – ha osservato Bacchetta – c’è stato un raddoppio sostanziale delle persone positive negli ultimi giorni e anche a Città di Castello c’è stata una crescita esponenziale molto forte, che determina percentuali di contagio considerevoli”. “Anche gli ultimi dati confermano che a essere colpite sono persone molto giovani e che il contagio si espande costantemente nei nuclei familiari”, ha rilevato il sindaco, eccependo: “c’è da capire come mai a dieci giorni dalla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado i contagi siano ancora così alti”. “Evidentemente i meccanismi di trasmissione del virus sono diversi e non soltanto legati al mondo della scuola”, ha aggiunto Bacchetta, nell’anticipare che “pare quasi certo che la chiusura di tutte le scuole verrà prorogata anche nella prossima settimana e che Città di Castello, come il resto della provincia di Perugia, si troverà con le stesse restrizioni attuali, dato che i numeri del contagio continuano a essere significativamente alti”.

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