Piano Operativo Comunale: Insieme per Anghiari ” progetto senza ambizioni. Emblema del fallimento di questa amministrazione”

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Nel Consiglio Comunale del 20 febbraio 21 è stata messa in votazione l’adozione del nuovo Piano Operativo Comunale di cui all’art. 95 L.R. 65/2014. L’adozione del nuovo strumento di pianificazione territoriale arriva in Consiglio dopo ben due rinvii.

Il punto era infatti già stato inserito all’o.d.g. dei precedenti consigli comunali del 30.12.2020 e del 30.01.2021 dove il nostro Gruppo si era opposto alla messa in votazione di un tema tanto importante quanto poco discusso nelle sporadiche commissioni urbanistiche convocate solo a partire dal mese di dicembre.

Il nostro Gruppo, ottenendo i rinvii che hanno portato al voto all’ultimo Consiglio del 20.02 u.s., ha potuto quanto meno prendere visione in maniera appropriata degli elaborati del nuovo Piano e formulare proposte di modifica. Peraltro, grazie alla nostra richiesta di posticipazione del voto, anche le altre forze politiche, maggioranza in primis, hanno potuto presentare a loro volta proposte e modifiche al P.O. che non avrebbero potuto elaborare con un’adozione frettolosa a fine dicembre.


Quello che è emerso dalle caratteristiche del nuovo Piano Operativo comunale che abbiamo provveduto a contestare, è per noi l’emblema di questa amministrazione: un piano senza ambizioni e senza un’idea di sviluppo del nostro territorio. Un Piano Operativo che sul piano politico si presenta “orfano” di progetti e di strategie. D’altro canto, la mancanza di un assessore all’urbanistica (uno dei tanti che mancano a questa amministrazione) emerge con chiarezza nel momento in cui uno strumento di pianificazione così importante entra in Consiglio senza nemmeno una relazione di presentazione da parte della maggioranza.


Constatiamo una totale mancanza di indirizzi e di contenuti politici in un Piano Operativo che si limita a ridisegnare i margini e ad adeguare le previsioni locali alla Legge Regionale 65/2014. Non c’è nulla, a nostro avviso, che lasci intravedere un ruolo attivo dell’amministrazione comunale nella ridefinizione degli ambiti urbani da riqualificare anche alla luce dei tanti incentivi che potrebbero favorire processi virtuosi di recupero e reinvestimento in tante aree del nostro territorio.


Inoltre, c’è un forte ridimensionamento dell’ambito di tutela del centro storico che il nuovo Piano Operativo riduce in sostanza al nucleo antico del paese.


Infine, non per ultimo, il nostro gruppo non può che stigmatizzare il fatto che i termini per le osservazioni andranno a cadere nel periodo della campagna elettorale; sicuramente un tempismo quantomeno poco opportuno e sconveniente che ben poteva essere evitato se solo quest’amministrazione comunale si fosse adoperata sul tema senza incorrere nei gravi ritardi che si sono invece registrati a fronte di un avvio del procedimento avvenuto nel 2018.

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