Il vero pericolo era una stanca inerzia amministrativa con un’assordante fermo dell’attività istituzionale per il terrore dei numeri in Consiglio comunale. Non è un caso che il massimo consesso cittadino fermo per tutto febbraio è stato convocato per il primo marzo solo per le firme raccolte dall’opposizione. L’elezione di Vittorio Vincenti a Presidente della Terza Commissione non è stato un golpe ma una scossa democratica salutare. L’opposizione, tutta, senza distinzione di credi politici e di sensibilità, si è fatta carico delle convocazioni e ha ridato dignità al Consiglio comunale. Non è stata una vittoria delle minoranze (ormai difficilmente definibili tali) ma della Comunità tifernate che si deve aprire al futuro e a complesse sfide. Il Primo Cittadino aveva accusato il sottoscritto di golpismo istituzionale in Commissione controllo e garanzia, sottolineando che il presunto golpe sarebbe fallito. In questa vicenda il mio contributo è stato semplicemente pro quota unitamente ad altri dieci colleghi, niente di più. Il Sindaco invece, solitamente molto loquace nelle riunioni ieri si è limitato a tacere. E ha fatto bene.
Città di Castello: Lignani (Fd’I) “nomina Vincenti in terza commissione vittoria del Consiglio comunale e scossa positiva per il rilancio della Comunità”
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