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Covid-19 a Città di Castello: ieri 29 positivi e 28 guariti. Circolazione virus ancora intensa, in particolare tra giovani e nuclei familiari. Nuova ordinanza confermerà chiusura scuola”


“Nella giornata di ieri abbiamo avuto 29 nuovi positivi al Covid-19, a fronte di 28 guarigioni”. Lo ha reso noto stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, rimarcando che “nonostante siano molti i guariti, il numero di nuovi positivi resta molto alto, denotando come la circolazione del virus sia molto intensa e continui a riguardare, anche secondo gli ultimi dati, interi, numerosi, nuclei familiari”. “Questo non fa che confermare come sia cambiata la tipologia di persone colpite dal Coronavirus, tra le quali continuano a essere molti i giovani”, ha puntualizzato Bacchetta, nel sottolineare che “oggi quando uscirà la nuova ordinanza della Regione credo verrà confermata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, non essendoci le condizioni minimali per poter dire che l’emergenza è passata, per cui nel nostro territorio resteranno verosimilmente restrizioni analoghe alle attuali”.

Il sindaco ha quindi preso posizione sulla vicenda del secondo punto vaccinale a Città di Castello. “L’Usl Umbria 1 ci ha chiesto di collaborare all’individuazione di due centri vaccinali nel nostro territorio, che servissero non solo Città di Castello, ma anche l’intero comprensorio dell’Altotevere”, ha chiarito Bacchetta, che ha proseguito: “noi abbiamo quindi messo a disposizione l’intero patrimonio comunale, sia nella zona sud, dove è stato individuato il Cva di Trestina di nostra proprietà e ringrazio di nuovo la Pro Loco per la disponibilità, sia nella zona nord”.

“Ora deve essere l’Usl Umbria 1 a stabilire quale sede sia idonea e farlo quanto prima, perché noi possiamo collaborare, ma non spetta a noi la decisione finale”, ha precisato Bacchetta. “Ora – ha riferito il sindaco – stiamo pensando di mettere a disposizione il Centro Servizi di Cerbara, che ospita il punto per l’effettuazione dei tamponi dopo il lavoro fatto per spostarlo dalla sede iniziale di via Vasari dove c’erano problemi per i residenti, e abbiamo pensato anche alla piastra logistica, che è di proprietà della Regione, dalla quale però non abbiamo ancora avuto risposte”.

“Noi facciamo per intero il nostro dovere e non possiamo fare altro, perché ognuno dei soggetti coinvolti ha le proprie competenze, i propri poteri e la propria capacità di decidere”, ha aggiunto Bacchetta, che ha ribadito: “deve essere l’Usl Umbria 1 a individuare il luogo più idoneo e auspichiamo che questo avvenga quanto prima”.

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