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Città di Castello: 8 marzo il viva alle donne con la mimosa in mano di Luisa Zappitelli, 109 anni. La nonna d’Italia che stupisce ancora per la sua straordinaria vitalità


“Viva le donne auguri a tutte buon otto marzo”. Dalla finestra della sua abitazione a Citta’ di Castello, dove vive con la figlia Anna rispettando tutte le precauzioni anti-covid, ancora una volta la “nonna d’italia, Luisa Zappitelli, “Lisa”, ha voluto tributare a tutte le donne il proprio sostegno e vicinanza e ricordare un otto marzo particolare gia’ scritto nei libri di storia. Con un ramoscello di mimosa in mano, un gentile omaggio di un cittadino di Citta’ di Castello, nonna Lisa da dietro la mascherina indossata come si deve ha sussurrato con la solita determinazione e orgoglio una sorta di inno a tutte le donne nella giornata simbolo della difesa di quei diritti e delle giuste rivendicazioni sociali che l’ha vista protagonista 47 anni quando ha votato per la prima volta assieme ad un gruppo di incredule coetanee e poi lo ha fatto sempre fino ad oggi senza mai disertare una volta le urne.

Un record che le è valso in occasioni piu’ o meno ufficiali menzioni e sottolineature del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (nel 2018 proprio nel discorso ufficiale della giornata Internazionale della donna), per essere il simbolo vivente della battaglia delle donne per la conquista dei diritti sacrosanti non solo quelli sanciti dalla Costituzione. Ha compiuto 109 anni Luisa Zappitelli, nel novembre del 2020 (e’ nata l’11 novembre del 1911 a Villa del Seminario a Citta’ di Castello) la signora di Città di Castello e’ tra le persone più longeve d’Italia. Per lei niente festa con parenti e amici a causa del Covid, ma proprio da questa ultracentenaria, da sempre sensibile ai temi di attualità, è arrivato un chiaro messaggio sul rispetto delle regole e distanziamenti vari. “Mettete la mascherina mi raccomando, questo virus è un brutto diavolo”, è andata sempre ripetendo in questo anno marchiato dal Covid. Un messaggio forte che oggi ha ribadito dalla sua finestra indossandola e tenendo in mano quel ramoscello di mimose che ha stretto con orgoglio e con lo stesso orgoglio con la figlia Anna Ercolani accanto ha rilanciato con determinazione, volontà e concetti gia’ espressi sul vaccino. “Mi vaccinerò contro il Covid appena me lo permetteranno, nei medici ho avuto sempre tanta fiducia”.

“Nella mia vita ho sempre seguito tutto quello che i dottori mi hanno detto di fare e ho sempre preso tutte le medicine”, aggiunge. Al suo appello- augurio alle donne nel giorno dell’8 marzo si è unito anche il sindaco Luciano Bacchetta, assieme agli assessori Luciana Bassini, Rossella Cestini, Michela Botteghi e a tutta la giunta nel ringraziare ancora una volta nonna Lisa per quello che rappresenta e per come lo fa con la forza straordinaria di una giovane donna nel mettere in evidenza ogni volta valori, ideali e situazioni di grande impatto sociale. Grazie nonna Lisa”. Seconda di sei fratelli, 3 maschi e 3 femmine poi rimasta vedova in giovane età con una famiglia da tirare su, Nonna Lisa, (è nata l’8 novembre 1911 a Villa Seminario di Città di Castello) ha più volte ribadito da fervente cattolica, che la sua “ricetta segreta” contro le malattie è “pregare il Signore” e rispettare le regole: ha ricordato di aver contratto durante la sua vita diverse influenze, tra cui la terribile “Spagnola”, ed una brutta polmonite tanti anni fa che ancora non dimentica. “Ma grazie a Dio – ha precisato – sono sempre guarita in poco tempo, ce l’ho fatta ed eccomi qui”.

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