Nel consiglio comunale di lunedì 1 marzo 2021 di Città di Castello, Filippo Schiattelli, capogruppo dei Civici per Città di Castello, ha presentato un’interpellanza nella quale ha chiesto informazioni su “i fatti avvenuti il 14 gennaio 2021 in occasione della elezione di Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, a presidente della Commissione Controllo e Garanzia nel corso della quale il sindaco Luciano Bacchetta ha rivelato che il consigliere aveva una causa con l’azienda. Chiediamo di spiegare i motivi e le argomentazioni per cui ha deciso di mettere in relazione questa notizia con l’espletamento delle funzioni. Come ne è venuto a conoscenza? E’ indispensabile fugare ogni dubbio in merito alla piena legittimità dei lavori”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto: “Non riesco a capire il senso di questa interpellanza a cui non faccio nessuna fatica a rispondere. Conoscevo di questa azione legale perché alcuni giorni prima i livelli apicali di SOGEPU mi hanno comunicato la loro intenzione di adire alle vie legali per lacune dichiarazioni fatte da Bucci e considerate lesive della loro professionalità e dell’immagine dell’azienda. Io non sono intervenuto nel merito e non ho voluto sapere i motivi – la mia opinione è che queste iniziative non servono a nulla – ma pensavo chye non gfosse opportuno mischiare queste due vicende. I dubbi sull’elezione di Bucci sono però di natura politica essendo stato eletto con un voto della maggioranza ed anche la minoranza, Forza Italia per esempio, era furibonda per questa elezione. Non potevo dire di desistere perché avrei fatto un’interferenza”.
Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto “A me interessa capire le risposte del sindaco Bacchetta. La domanda non è relativa a chi ha deciso l’azione legale ma come mai il sindaco ha tirato fuori questa notizie riservata che riguardava un consigliere in quel momento eletto presidente della Commissione, l’ha rivelato in sede pubblica, non so ma non credo se ne aveva prima parlato con il diretto interessato per chiedere se fosse d’accordo con la divulgazione ma non mi risulta. Una notizia lesiva della sua persona e assumendola come motivo di una diminuzione delle sue prerogative e dei suoi diritti di consigliere. Su questo deve dare una risposta: in quanto denunciato il consigliere Bucci non potesse assumere una presidenza di Commissione. Che una abbia subito una denuncia e il processo non è ancora iniziato, ma si sia fatto un processo istituzionale, su questo bisogna avere chiarimenti. Mi sembra molto grave e deve dare risposta. Quando l’ha saputo non è importante. La denuncia non è di oggi. E’ stato leso anche il rispetto delle istituzioni,. Avrebbe riservato a chiunque questo trattamento. Lei dovrebbe fare una riflessione. Anche il segretario comunale ha risposto che non c’è incompatibilità”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Una riflessione di metodo: Negli ultimi cinque anni abbiamo indossato casacche diverse. L’aspetto rilevante è il rapporto tra eletti e le articolazioni del sistema e la provocazione dell’interpellante. In quella commissione ci sono alcuni elementi di opportunità politica. Le reazioni anche di minoranza sono state eloquenti e hanno gridato all’illegittimità dell’elezione di Bucci. C’è un problema di opportunità che anche l’azienda ha sottolineato e i legali dell’azienda l’hanno consigliata di badare bene al rapporto con la commissione. Secondo me fermo restando l’incomprimibile diritto degli amministratori di SOGEPU a difendere la loro onorabilità questo non è un elemento dietro il quale nascondersi o evitare il necessario rapporto tra azienda e proprietà, che è il comune di Città di Castello, consiglio e commissioni sono la massima assise del proprietario. Questa è la legge se in un momento di conflitto estremo. Se il sindaco ha invitato a riflettere sull’opportunità non c’è niente di male. Siamo contentissimi anche di un accordo spartitorio se serve a mandare avanti il lavoro. Dovresti ammettere che l’accordo trovato a poco a che fare con interessi dei cittadini e molto con alcune storie personali”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Non entro nel merito di cui ha parlato il sindaco. Siamo consapevoli che ognuno rappresenta una parte politica e questa interpellanza non aiuta il lavoro di una commissione voluta dalla maggioranza. Cerchiamo di essere costruttivi per la città. Superiamo le ruggini e pensiamo alle emergenze che sono in corso. Non condivido l’interpellanza, la respingiamo al mittente”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto, ha precisato: “Ciò che Schiattelli chiede è istituzionale: perché è stata presa questa iniziativa dentro un contesto istituzionale. Un sindaco viene informato di un fatto del genere. E’ ovvio ma se Bucci ritiene di essere stato leso deve denunciarlo, io lo farei. Il problema è poi politico: SOGEPU, il controllato, vuole decidere se farsi controllare dal controllore”. Cesare Sassolini, capogruppo Forza Italia, ha detto: “Il sindaco poteva divulgare questa notizia? E’ stata divulgata in una sede istituzionale non data alla stampa. Non è un’ingerenza, anch’io ritenevo inopportuna l’elezione di Bucci ma soprattutto valutavo i risvolti tecnico-legale. Non facilitano il lavoro della commissione, mi aspettavano che il presidente portasse gli atti all’attenzione dei commissari. Quando si è coinvolti, è difficile essere terzi ed imparziali. Io non ero d’accordo con le modalità di elezione e non ho più partecipato ma non mi sono opposto”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia e presidente della Commissione Controllo e Garanzia, ha detto: “Dobbiamo garantire il livello istituzionale da parte di tutti. Io mi impegno a risolvere se ci sono elementi critici, sono responsabile. La giustizia è lenta e questi sono solo di ostacolo. Il sindaco non lo sapeva da poco, la denuncia è di due anni. Cercherò di difendermi ma il livello istituzionale è salvaguardato”.
Il sindaco: “Non c’e nessun aspetto legale, ho parlato di opportunità politica, perché qualche giorno prima, SOGEPU mi ha comunicato l’azione legale. Non li ho incoraggiati ed io ho comunicato la notizia in una sede istituzionale perché rendeva inopportuna la nomina del presidente”.
Arcaleni: “Stiamo aspettando la lettera annunciata al presidente Goracci. Il consiglio accetterà che la maggiore partecipata si sottrae ai quesiti del consiglio per Bucci, che si è detto disponibile a lasciare la presidente al vice?”. Nella replica Schiattelli ha detto: “Siamo usciti molto fuori dal tema. Ho invitato ad attenersi all’argomento. Non volevo essere provocatorio ma domanda legittima sul funzionamento delle istituzioni rispetto all’agibilità del ruolo. I tribunali sono altrove. Il sindaco ha già fatto bene a sollevare la questione: è la normalità che una partecipata denunci un consigliere? Gli esercizi di retorica che ho sentito sono inutili. Da quali pulpito vengono le paternali? Non starò qui a riportare le conseguenze delle scelte dentro le delegazioni consiliari di alcuni partiti. Io ho fatto scelte in coerenza con le promesse fatte agli elettori. Sofferte e non per vantaggi personali. Questo atteggiamento non aiuta ad affrontare i gravi problemi che abbiamo davanti”.