Sarà più semplice per l’automobilista mettere il gancio di traino all’auto, oppure installare o cambiare i serbatoi del gas Gpl o fare altre modifiche come gli adattamenti per le persone con disabilità o installare i doppi comandi per le Scuole Guida.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 37 del relativo decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, dal 14 febbraio scorso non è infatti più necessario far collaudare dalla Motorizzazione Civile queste modifiche.
“Una buona cosa – commenta Roberto Carria, presidente della Federazione Autoriparazione di Confartigianato Arezzo, che va nella direzione dello snellimento delle procedure e che sarebbe perfetta se non ci fosse un boccone avvelenato. Infatti finora queste modifiche venivano effettuate dalle Officine, sia meccaniche, o meglio meccatroniche, sia dai carrozzieri. Le imprese si accreditavano presso la Motorizzazione e poi, dopo eseguiti i lavori, si effettuava il collaudo alla Motorizzazione stessa. Ora quest’ultimo passaggio non deve più essere fatto, basterà una dichiarazione dell’installatore. Ma – continua Carria – la buona notizia è avvelenata dal fatto che con il nuovo decreto solo i meccatronici possono effettuare queste modifiche, mentre i carrozzieri sono tagliati fuori anche da installazioni, come quella del gancio di traino, che hanno sempre fatto e non si comprende perchè non possano continuare a farlo.”
Confartigianato si è già mossa con il Ministero competente per far sanare questo vulnus.
“E’ bene semplificare – conclude Carria – ma non è giusto che, a fronte di una semplificazione, ci sia un intero settore, come quello dei carrozzieri, che viene tagliato fuori senza ragione da una tipologia di lavori che hanno sempre eseguito a regola d’arte. In un momento come quello che stiamo attraversando, con i fatturati drasticamente ridotti a causa della pandemia, non ci possono essere ulteriori penalizzazioni a carico delle imprese.”