“In questo territorio in cui per altro persistono difficoltà nelle prenotazioni degli aventi diritto, giunge notizia che nella tarda serata di sabato 20 Marzo l’Ordine degli Avvocati di Perugia a mezzo pec, abbia avvisato i professionisti locali della disponibilità di oltre 100 dosi di vaccino avanzate, da somministrare nella giornata di domenica mattina.
Ringraziando gli operatori sanitari per il grande ed immediato lavoro svolto così come tutti gli oltre 100 avvocati in fila da questa mattina che si sono messi immediatamente a disposizione perché nessuna dose di vaccino può e deve andare sprecata, restiamo allibiti
dalla gestione opaca e poco trasparente delle dosi di avanzo.
Con quale criterio e su quali basi scientifiche si è deciso di destinare tutte le dosi di vaccino esclusivamente ad un ordine professionale? Perché non ai dipendenti della grande distribuzione, del trasporto, a chi è impegnato nel settore delle pulizie o a qualunque categoria di lavoratori essenziali? Oppure perché non i disabili, i loro familiari, ai caregiver o alle badanti dei nostri anziani?
Sappiamo quanto sia importante in questo momento procedere a passo veloce con le vaccinazioni ma nella gestione delle dosi di avanzo serve criterio è trasparenza e non certo opacità ed improvvisazione con il rischio per altro in tal modo, di lasciar indietro ancora una volta i soggetti più fragili o più esposti.
Non a caso la proposta avanzata nel giorno dal Gruppo Consiliare del Pd di Città di Castello di predisporre urgentemente una lista di sostituti, una sorta di lista alternativa sia di categoria prossima a chi era prenotato, ma anche di tutte le altre categorie di persone che si dichiarassero disponibili esattamente come si sta facendo nelle altre Regioni.
Se abbiamo ben compreso le ormai evidenti lacune organizzative legate al piano vaccinale, la gestione delle dosi di vaccino avanzate non può essere lasciata all’improvvisazione perché nessuna dose può essere sprecata. Rinnoviamo quindi l’appello, ancora più forte oggi, all’Assessore Coletto a predisporre quanto prima quella lista di sostituti che possa garantire il diritto alla salute e all’eguaglianza di tutti i cittadini”.