“Oggi abbiamo una buona notizia, ovvero i dati di ieri che sono eccellenti, i migliori dall’inizio di questa seconda ondata con ben 43 persone guarite a fronte di sole 14 nuove positività, ma anche una notizia brutta, triste, la scomparsa per Covid di un caro amico, una persona molto conosciuta nella nostra città come Ivano Ricciardi, che era ricoverato in ospedale”.
E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, nel ricordare insieme all’assessore Riccardo Carletti e alla giunta “un commerciante conosciutissimo, amico di tantissimi concittadini, una persona squisita, un vero castellano, una figura unanimemente apprezzata e amata” e nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia. “Tanti di noi erano abituati a incontrare Ivano in bicicletta, per le strade della città che solcava da amante della nostra storia e della nostra tradizione”, hanno sottolineato Bacchetta e Carletti, rammentandone anche “l’impegno nel Lions Club, oltre che la pagina indelebile scritta alla guida della propria attività commerciale”.
“Purtroppo il Covid ci ha portato via anche lui”, l’amaro commento del sindaco, che ha invitato tutti i tifernati a “continuare ad essere sempre prudenti, a non abbassare la guardia, perché il virus è imprevedibile”. “Nonostante i casi di contagio siano ancora consistenti, da una settimana è molto alto il numero di coloro che guariscono ed è nettamente superiore ai nuovi positivi: questo è un segnale importante, da accogliere con ottimismo e soddisfazione, specialmente nell’ottica della riapertura delle scuole e delle attività nell’immediato futuro”, ha detto Bacchetta, rinnovando la fiducia nel fatto che “la vaccinazione di massa, che ci dicono sia ormai imminente, possa creare nella popolazione l’immunità complessiva fondamentale per tornare alla normalità”.
“Da questo punto di vista – ha puntualizzato il primo cittadino – l’apertura a partire dalla prossima settimana del secondo centro vaccinale a Città di Castello, nella palestra dell’istituto Ippolito Salviani, sarà un passo in avanti significativo nel percorso finalizzato a garantire la somministrazione della maggior quantità di dosi possibile nel nostro territorio, andando per fasce d’età, come ha giustamente deciso il Governo per evitare qualunque polemica”.