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Firmata la convenzione tra la scuola di musica umbertidese “I Concertisti” e il Conservatorio di Firenze

E’ stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra la scuola di musica umbertidese “I Concertisti” e il Conservatorio di Firenze “Luigi Cherubini”.

“La nostra scuola – dice il direttore della scuola, il maestro Gianfranco Contadini – è attiva sul territorio umbertidese dai primi anni Novanta. Nel corso del tempo ha portato moltissimi allievi a entrare in numerosi conservatori d’Italia prima e di conseguenza musicisti professionisti. E’ proprio grazie alla precisione nella preparazione e all’alto numero di nostri allievi entrati in conservatorio è arrivata la richiesta di convenzione da parte del direttore del Conservatorio fiorentino, professor Paolo Zampini. In pratica gli allievi della nostra scuola possono svolgere i corsi di molte materie direttamente nella nostra scuola, senza dover aspettare l’accesso al conservatorio, in quanto svolgeranno precedentemente l’esame di convalida.

I nostri allievi avranno accesso a stage, master, eventi culturali, corsi promossi dallo stesso conservatorio di Firenze, potranno quindi convalidare gli esami dei corsi effettuati presso la nostra scuola, avranno sconti sulle tasse universitarie e moltissime altre opportunità, come far parte dell’orchestra del conservatorio, e i membri della stessa potranno essere ospiti della nostra”.

“Quando uno dei miei allievi entra in conservatorio – spiega il maestro Contadini – è per me, che ne conclusi il percorso nei primi anni Novanta, grande gioia e il fine per il quale svolgo la mia attività di maestro di violino e direttore della scuola. Porto i miei allievi all’esame di ammissione chiedendo molto a loro e quando arrivano sono praticamente musicisti completi e ben si distinguono. La firma della convenzione tra la nostra scuola e il Conservatorio di Firenze è una notizia meravigliosa, non solo per tutti i giovani che frequentano i nostri corsi ma anche per Umbertide, che può vantare di avere una scuola di così alto livello artistico”.

“Nella nostra scuola, che ha sede nelle aule al secondo piano della Chiesa di Cristo Risorto, in via Martiri della Libertà – continua il maestro Contadini – ci sono ben tre orchestre: la Kinder Orchestra, formata dagli allievi più giovani, dai 6 ai 14 anni, l’Orchestra Giovanile dei Concertisti, formata dagli allievi più avanti negli studi che conta circa trenta elementi, ed infine l’Orchestra da Camera I Concertisti formata dagli allievi diplomati o diplomandi, una orchestra professionale. Ricordo alcuni dei corsi principali attivi presso la nostra scuola come violino, pianoforte, violoncello, chitarra, flauto, clarinetto, canto lirico e moderno, teoria e solfeggio, armonia, musica da camera, storia della musica, pianoforte complementare e orchestra a vari livelli. Non manca inoltre un corso dedicato a coloro che, svolgendo magari un altro lavoro, vedono la musica soltanto come un hobby e momento di aggregazione e, oltre a frequentare le loro lezioni individuali, hanno anch’essi la possibilità di suonare insieme nel loro gruppo da camera da poco costituito.”.

“Frequentare un percorso del genere all’interno della nostra scuola – prosegue il maestro Contadini – richiede costanza di studio e voglia di fare, ma è proprio questo che regala poi grandi soddisfazioni quando si ha la possibilità di suonare in pubblico anche se in un momento come questo in cui abbiamo tutti i concerti bloccati, manca proprio il rapporto con il pubblico, il pathos che si crea, la tensione che si prova prima di salire sul palco, ma siamo vicini a vivere di nuovo queste emozioni”.

“La firma della convenzione tra la scuola di musica del maestro Gianfranco Contadini e il Conservatorio di Firenze è motivo di orgoglio per la nostra città – dicono il sindaco Luca Carizia e l’assessore alla Cultura, Sara Pierucci – Ci complimentiamo con il direttore Contadini e con tutti i ragazzi de ‘I Concertisti’ per questo gratificante traguardo, con l’auspicio che questa stretta collaborazione possa dare ulteriormente lustro alla nostra città sotto il profilo culturale”.

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