Rifondazione comunista di Perugia ritiene che il piano vaccinale regionale al momento rappresenti un fallimento totale della Giunta Tesei. La pandemia, nonostante gli annunci e tra alti e bassi, continua.
I medici di base devono affrontare, senza personale e spesso in spazi non idonei, le prenotazioni per persone tra 79 e 70 anni con dieci vaccini disponibili a settimana. Per vaccinare questa categoria, come noto particolarmente a rischio, in questo modo ci vorranno verosimilmente all’incirca cinque mesi. I soggetti vulnerabili, a cominciare da malati oncologici, cardiopatici, diabetici e tutte le altre categorie fragili, si ritrovano spesso nelle condizioni di poter vaccinarsi a cento chilometri di distanza dalla propria residenza.
Vogliamo parlare di caregiver e familiari residenti? Oltre al danno la beffa. Figli di anziani con la 104 che hanno una badante, persone spesso ultrasettantenni e a rischio, che seppur non residenti con il genitore devono fare la spesa, comprare le medicine e pagare gli stipendi, sono esclusi perché non conviventi. Prodighi di annunci e declamazioni roboanti, la Presidente Tesei e l’assessore Coletto sembrano aver perso il controllo della campagna di vaccinazione.
L’Umbria ha 800mila abitanti, sta vaccinando ancora le categorie fragili, ha spesso i sistemi informatici in tilt e durante Pasqua e Pasquetta sono state eseguite solo 15 vaccinazioni; il Lazio 5 milioni e 875 mila abitanti e sta vaccinando i sessantenni e lo fa con orario continuato giorno e notte. Ecco i risultati delle autonomie regionali e dei “governi dei migliori”.
Stiamo parlando di una situazione davvero pesante, una situazione caratterizzata dal silenzio assordante dei parlamentari umbri e dalla mancata incisività delle opposizioni in consiglio regionale. Va bene la commissione d’inchiesta, ma è del tutto insufficiente e fuori tempo massimo rispetto alle esigenze reali. Per questo proponiamo di definire un coordinamento tra le forze politiche della sinistra umbra al fine di costruire un fronte di opposizione e di proposta politica. Mandiamo a casa le destre e costruiamo l’alternativa. Prima che sia troppo tardi.