Nessun profitto sui vaccini; togliere il brevetto per un immediato accesso all’immunizzazione da Covid 19
Visto:
- che è stato lanciato un allarme al Governo da parte di Oxfam ed EMERGENCY, in merito alla strategia della campagna vaccinale a livello europeo, che individua nei monopoli delle case farmaceutiche sui brevetti e la mancata condivisione della tecnologia le cause della attuale insufficienza di dosi, soprattutto nei Paesi poveri, nei quali si prevede di poter vaccinare solo il 20% della popolazione entro il 2021. Situazione questa che impone di sollecitare i leader europei ad agire immediatamente per sospendere i monopoli farmaceutici, che limitano di fatto la disponibilità di dosi ed impediscono ad altre aziende in tutto il mondo di unirsi allo sforzo produttivo, lasciando così alle varianti del virus il tempo di moltiplicarsi, con il rischio reale di vanificare l’efficacia degli attuali vaccini e lo stesso piano vaccinale e, di conseguenza, tutto quanto fatto fino ad ora. Da qui l’assoluta priorità di sostenere il trasferimento di Know-how attraverso la Covid Thecnology Access Pool (CTAP) dell’OMS;
Considerato che: - Sudafrica ed India hanno inoltrato presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio di sospendere la proprietà intellettuale dei brevetti dei vaccini Covid e farmaci usati nelle fasi conclamate della malattia. L’accordo commerciale sulla proprietà intellettuale, il Trade Related Intellectual Property Rights (Trips), prevede clausole di emergenza che potrebbero superare l’ostacolo permettendo alle aziende che detengono il brevetto, di produrre vaccini dietro pagamento di una royalty all’azienda titolare della proprietà intellettuale. Però in sede di dibattito, alla richiesta fatta dal direttore dell’OMS nel suo appello alla Wto: “Se non è un’emergenza questa, quale se non ora?”. “Non ora”, è stata la risposta del Wto. Ci sono governi che in qualche maniera hanno fatto comunque ricorso al Trips; ad esempio Israele, Germania, Regno Unito, Olanda e Stati Uniti;
- Medici Senza Frontiere ha richiesto a tutti i Paesi, Italia compresa, di appoggiare la proposta di India e Sudafrica, per la sospensione temporanea dei brevetti ed altri diritti di proprietà intellettuale su farmaci, test diagnostici e vaccini utili per la risposta al Covid-19 per tutta la durata della pandemia. E’ la richiesta rivolta a tutti i Paesi che ancora si oppongono a questa iniziativa su cui sono stati chiamati ad esprimersi il giorno 11 marzo. Secondo le ong, ad un anno esatto dalla dichiarazione di pandemia da Covid-19 da parte dell’OMS, la disuguaglianza tra Paesi ricchi e poveri nell’accesso ai vaccini è più acuta e drammatica che mai;
- è stato recentemente inviato, con lettera aperta, un appello al Presidente della Repubblica per lo stop ai brevetti sui vaccini redatta dalla “Rete delle Città in Comune”, dopo aver appreso con sgomento che l’11 marzo scorso il nostro Paese, lui stesso vittima di questa situazione, in sede di OMC si è espresso contro la sospensione della proprietà intellettuale sui vaccini anti Covid. Questa decisione non solo è per nulla solidale verso altri Paesi, ma è anche decisamente contraria all’urgenza nazionale di accesso rapido alle forniture ed alla produzione di vaccini, senza sottostare alle speculazioni finanziarie tipiche del mercato privatistico. Il veto di Paesi ricchi (USA, Ue, UK, Giappone, Canada e Brasile), ha respinto la richiesta di India e Sudafrica;
- l’inaccettabile corsa all’accaparramento dei vaccini dei Paesi ad alto reddito, che attingono anche dalle forniture destinate ai Paesi più poveri, ( tra l’altro il brevetto permette alle multinazionali del farmaco di applicare prezzi a libero arbitrio, tali da renderli pressoché inaccessibili a questi Paesi, vedi il caso Uganda: il vaccino AstraZeneca lo paga 6 euro, ma con spese varie arriva a costare ben 16 euro a dose, mentre in Europa viene ceduto a meno di 2 euro) non vedrà nessun vincitore perché la lotta alla pandemia non può che essere globale;
- come si è visto, il brevetto permette ai colossi farmaceutici di stabilire oltre ai prezzi che, anche se dietro contratto, i quantitativi ed i tempi di consegna possano essere non rispettati senza che vengano loro applicate sanzioni.
- il costo dei vaccini e dei farmaci in generale, che rappresenta nel mondo una odiosa disuguaglianza di accesso alle terapie, è consentito anche dalle clausole di segretezza contenute nei contratti di acquisto, oltre alla inconcepibile ed ignobile facoltà lasciata ad un numero, anche se sparuto, di grandi aziende farmaceutiche di poter decidere sulla individuazione dei Paesi che potranno essere forniti e quali no;
- che sondaggi realizzati da You Gov per la People’s Vaccine Alliance in Italia, Francia e Germania, nelle ultime settimane, hanno mostrato come oltre i 2/3 dei cittadini siano favorevoli a sostenere i propri Governi in un’azione che faccia prevalere gli interessi della collettività su quella dei colossi farmaceutici che detengono i brevetti. L’obiettivo è quello che venga data ad ogni Nazione la possibilità di garantire una estesa produzione propria, resa possibile mediante il trasferimento all’OMS di piani di sviluppo, tecnologia e brevetti dei vaccini;
- sul dramma della pandemia anche la Chiesa, con le parole Papa Francesco, si è schierata per “una risposta solidale e globale perché su questi temi si gioca la capacità di pensare ad un’idea diversa e migliore della stessa umanità e bloccare virus dell’individualismo radicale”;
- il parlamentare europeo Pierfrancesco Majorino, tra i promotori di un appello dove hanno aderito più di 230 parlamentari europei e nazionali, con il quale si chiede “ ai Governi europei di riconsiderare urgentemente la loro posizione e sostenere la proposta di sospensione di alcune obbligazioni dell’accordo Trips, consentendo una moratoria sui brevetti legati a farmaci contro il Covid e dichiarando che in questa situazione di assoluta emergenza il vaccino rappresenta l’indispensabile via di uscita dal dramma sanitario, sociale ed economico. Tecnologie e conoscenze devono essere messe a disposizione di tutti per consentire una produzione a livello globale. Il vaccino, come bene comune universale, richiede scelte rapide e coraggiose. Bisogna fermare la corsa al profitto intervenendo su produzione e distribuzione in tutto il mondo, evitando che una larga parte della popolazione mondiale rimanga indietro”.
- è in atto una importante iniziativa di cittadini europei “ No Profit On Pandemic” , costituita da circa 340 associazioni ed organizzazioni della società civile e gruppi politici, di cui 43 italiane, che si propone di raccogliere un milione di firme per promuovere un’azione legislativa concreta sul tema, indirizzata alla Commissione europea, basata su quattro fondamentali punti: 1) Salute per tutti, 2) Trasparenza ora!, 3) Denaro pubblico, controllo pubblico, 4) Nessun profitto sulla pandemia;
Tutto quanto sopra considerato, con il presente
ORDINE DEL GIORNO
si impegna Sindaco e Giunta
- a mettere a disposizione dell’Ufficio relazioni con il pubblico il materiale relativo alla iniziativa “No Profit on Pandemic”;
- a presentare in sede ANCI la proposta di creare un fronte comune di municipalità che si pongano l’obiettivo di portare in ogni sede istituzionale la richiesta di sospendere la proprietà intellettuale dei vaccini anti Covid, utilizzando le clausole di emergenza del Trip.
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