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Punti vaccinali in Alto Tevere: interpellanza dei Civici per Città di Castello. “Servono più vaccini e più personale”. Criticata la scelta della Palestra Salviani

Nel consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 12 aprile 2021, Filippo Schiattelli e Luigi Bartolini, rispettivamente capogruppo e consigliere de Civici di Città di Castello hanno presentato un’interpellanza sui centri di vaccinazione. “A nostro avviso, la palestra dell’Istituto Salviani-Cavallotti), non rivesta caratteristiche di piena idoneità – ha detto Bartolini – “Tale struttura coinciderebbe con una delle scuole più frequentate di Città di Castello, determinando famiglie in previsione di un ordinario svolgimento dell’attività didattica; andrebbe ad occupare una parte considerevole del parcheggio interno, costringendo l’utilizzo della sede stradale, già limitata in relazione al traffico che la percorre. Determinerebbe quindi il rischio di congestione veicolare, simile a quella precedentemente riscontrata in via Vasari, nella prima fase dei tamponi molecolari, determinandone il giusto spostamento presso il centro servizi. In linea con la nostra identica precedente proposta di effettuare i vaccini presso la piastra logistica e visto il meritevole comunicato unitario dell’intera maggioranza comunale, ad oggi completamente disatteso, vogliamo conoscere i motivi per cui non si è scelta la Piastra Logistica, secondo noi, la struttura più adeguata, viste le caratteristiche intrinseche, la centralità territoriale con i comuni del nord Umbria, l’ampia superficie a disposizione e la agevole accessibilità viaria. In subordine, stante l’assoluta necessità di procedere con estrema urgenza ad una vaccinazione di massa con strutture adeguate, in attesa dell’arrivo dei vaccini programmati, perché non si è provveduto a concentrare il secondo punto vaccinale presso la struttura del Centro Servizi nella parte che era riservata alla mostra del mobile (SMAI), con l’utilizzo degli ampi parcheggi, distanziati e separati dal percorso del drive through per i tamponi molecolari? A riguardo, specifichiamo che tale nostra indicazione tiene in conto che la struttura è completamente idonea con certificato di agibilità e fornita dei necessari servizi igienici e sanitari, con doppio ingresso, facilmente raggiungibile dalle principali vie di comunicazione. Una struttura già punto di riferimento per la protezione civile locale, utilizzata come campo base con numerosi posti letto, per fronteggiare l’emergenza a seguito della rottura del muro di contenimento della diga di Montedoglio”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha sottolineato che “la palestra è dell’istituto Salviani che fa parte del polo tecnico Franchetti Salviani. A suo tempo Asl ci chiese di individuare due punti vaccinali al servizio dell’intero comprensorio, che fossero strutture pubbliche. Altrimenti due privati, Formula Uno e Clover, avevano messo a disposizione gratuitamente i loro locali. La scelta è caduta sul Cva di Trestina per la zona Sud e per il Nord abbiamo prospettato molte soluzioni (Croce Rossa, Pro loco Lerchi, Sede Madonna del Latte, piastra logistica, che preferivamo, gli istituto Salviani e Cavallotti). La piastra logistica non fu considerata idonea, come mi comunicò dopo il sopralluogo l’assessore regionale Melasecche, perché è in uscita il bando, che stiamo attendendo dato che la piastra è completata da anni. La decisione di ASL è caduta su la palestra del Salviani; è ampia, ha parcheggi, ha sale d’attesa, non interferisce con i movimenti della scuola. Condivido dal punto di vista organizzativo: ho visitato la sede ed è eccellente ma purtroppo non ci sono i vaccini. Alcuni soggetti fragili devono andare ad Amelia con tre sedi sul territorio. La piastra non sarebbe stata disponibile perché è in pubblicazione il bando per la sua assegnazione. Un’altra ipotesi era il centro servizi. Ma essendo già sede del centro tamponi Asl ha detto che non era possibile. Logisticamente sul Salviani è stato fatto un ottimo lavoro. Speriamo che arrivino presto i vaccini. Il centro di Umbertide non era previsto dal piano vaccinale. Ma è stato aperto dietro sollecitazione di alcune forze politiche e dell’Amministrazione. I problemi si sono amplificati: dal punto di vista del personale, delle risorse, dell’organizzazione, della programmazione”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici per Città di Castello, ha elencato tutti i vantaggi sia logistici che di organizzazione della scelta della Palestra dell’istituto Salviani: “La ritengo una soluzione adatta anche grazie agli interventi di Asl. La possibilità di una concentrazione di movimento con la ripresa della scuola è reale ma il flusso della campagna vaccinazione è molto regolamentata oltre che separata dalla vita della scuola. Verifichiamo e controlliamo anche come comune quando le scuole torneranno in presenza”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “I vaccini possono farsi ovunque ma anche le recenti scelte catalogano l’Umbria tra le regioni peggiori in Italia. Il punto vaccinale al Salviani non è l’ottimale e se in seguito insorgono problematiche, possiamo correggerle ma deve rimanere aperto e fare i 700 vaccini programmati quando fu scelto anziché lavorare mezza giornata. Il rallentamento di questo servizio, di cui si è fatto portavoce anche il sindaco deve essere preso in carico. I tifernati fragili pur di fare il vaccini sono costretti ad andare fino ad Amelia non alla palestra Salviani. Personalmente faccio parte di quelli. Il quadro è preoccupante”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “Gli argomenti sono due: la scelta della sede è stata della ASL ma si sono prese in considerazione le problematiche della scuola. Ora che riapre, deve essere monitorato l’aspetto della logistica e dell’educazione motoria. Tra il bando della piastra e le esigenze della scuola, non si sono esaminate le esigenze della scuola ma siamo in emergenza e comprendo. Rispetto ai vaccini per fragili in zone lontane dell’Umbria, forse l’organizzazione non è stata efficiente, al Salviani le disponibilità sono state pochissime e subito esaurite. Ritengo che il sindaco abbia fatto il possibile ma il problema esiste così come quello delle liste d’attesa o sostituzione. Tutti i vaccini rifiutati di Astrazeneka possono essere somministrati ad altri attraverso una graduatoria alternativa a quella anagrafica per evitare che siano perse le dosi”. Mirko Pescari, consigliere del PD, ha detto: “La scelta della palestra non è ottimale ma l’accesso alla palestra è assolutamente separato e rende non utilizzabile solo la palestra. Il parcheggio è residuale rispetto all’altro. Le valutazioni possono essere disparate ma fidiamoci della ASL. Non ci dimentichiamo che la prima manovra a sostegno dell’economia è la campagna vaccinale, che ha permesso in paesi più efficienti di noi di ripartire. I vaccini non ci sono ma non rientra nella logica che non ci siano in Umbria ma ci sono ad Amelia. Se li ce ne sono troppi e qui niente, qualcosa non va nella distribuzione o nel personale per somministrarli. Ci sono disponibilità che non sono state reclutate. 4 punti vaccinali sono inutili: ospedale, Salviani, Trestina, Umbertide con la metà del personale necessario. Chiediamo che anche in Alta Valle del Tevere la campagna venga fatta al massimo delle potenzialità”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha chiesto di “spogliarsi della venatura polemica che riscontro in Morani. Non troviamo i capri espiatori ma cerchiamo di far funzionare il sistema. Anch’io avrei preferito al piastra logistica. E’ stato sbagliato cedere alla volontà politica di fare il punto vaccinale ad Umbertide. La Asl aveva stabilito zona nord e sud di Città di Castello, dovevamo seguire questa indicazioni. L’Umbria non è però tra le regioni peggiori d’Italia ma siamo stati esposti da una grande confusione informativa. Me la prendo soprattutto con i virologi, che hanno bloccato il ministro quando aveva aperto agli Europei di calcio in presenza. Vanno licenziati. Su Astrazenaka prima era per i giovani, ora per il over 60. E’ contraddittorio ma se anche i vaccini sono pochi, in Umbria abbiamo oltre 1000 rinunce al giorno perché hanno paura. Come quando si è sollevata una polemica sugli avvocati quando i professori avevano rinunciato a migliaia. Chiederò un riequilibrio nelle dosi di vaccino e nel personale”.

Nella replica Bartolini ha detto: “La cosa triste è che non ci sono i vaccini. Il centro è partito anche se a rilento ed è a norma. Ci chiediamo non si poteva scegliere un’alternativa e perchè altri territori sono stati ascoltati”. Il sindaco ha detto “Per quanto riguarda la scuola, abbiamo concordato con il dirigente che non ci sarà promiscuità. Abbiamo messo a disposizione della scuola il palazzetto per le attività di motoria insieme alla piscina e alla pista di atletica. Non ci saranno dunque penalizzazioni. Se ci saranno intasamenti ai parcheggi vuole dire che facciamo tanti vaccini ma quello che diceva Morani è indiscutibile: al Salviani si possono fare 700 vaccini ma ha chiuso a fine mattina per mancanza di dosi. Non credo che ci sia stata la volontà di discriminare Città di Castello perché ha una giunta di diverso colore dalla Regione. Ma che ci sia stato un grande caos. Anche noi avremmo preferito la piastra logistica ma la Regione che ne è la proprietaria ha preferito di noi per il bando imminente e per destinare la piastra logistica quanto prima alla sua destinazione. La vera battaglia è sui vaccini”.

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