Rifondazione comunista di San Giustino: “PNRR, un’occasione mancata per il paese, l’Umbria e l’Alta Valle del Tevere”

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Dopo aver assistito alla sceneggiata sull’orario del “coprifuoco” orchestrata dalla Lega, il “governo dei migliori” si accinge ad approvare un PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che non risponde ai bisogni sociali e ambientali del paese. Nonostante le chiacchiere, le risorse vere, una vera e propria valanga di miliardi andrà ai soliti noti, al grande padronato del capitalismo parassitario italiano. Disoccupati, precari, partite iva, ristoratori, artigiani, commercianti, imprese culturali, terzo settore, scuola, sanità, ambiente, trasporti? Solo chiacchiere. Basti pensare proprio alla sanità, rispetto alla quale le risorse previste sono largamente insufficienti a colmare i danni causati dai tagli. Oltre al danno la beffa di ben 17 miliardi destinati alla spesa per armamenti.

Se Atene piange, Sparta non ride. Il PNRR in salsa umbra leghista è davvero non all’altezza della situazione. Politiche del lavoro, sanitarie (legate all’edilizia) e di inclusione sociale non pervenute. Siamo di fronte ad un elenco di misure che rappresentano la sommatoria di una visione particolaristica. Non c’è una strategia di fondo, una prospettiva di rilancio reale, Nel metodo, poi, si è registrata la mancanza di un vero percorso di confronto e partecipazione con la comunità regionale. 

Su queste premesse, le risorse e gli interventi previsti in Alta Valle del Tevere per politiche sociali e del lavoro e per le infrastrutture sono ridicoli. Condividiamo in questo senso le valutazioni del sindaco Fratini sulla necessità che l’intera classe dirigente del territorio intervenga per correggere in maniera profonda le misure proposte dalla Giunta Tesei per l’Umbria e per il territorio.

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