
Approvato a maggioranza nel consiglio comunale di lunedì 26 aprile 2021, l’ordine del giorno dei consiglieri comunali Vittorio Morani (Psi), Luciano Tavernelli (Pd), Giovanni Procelli (La Sinistra) e Gaetano Zucchini (Democratici per Città di Castello) che impegna “la giunta a predisporre “un progetto adeguato, per l’abbattimento delle barriere architettoniche in tutti i cimiteri del nostro comune, attraverso la sostituzione del ghiaino con prodotti più compatti e meglio percorribili da persone con disabilità” e a “realizzare al posto degli scalini, dove mancanti o sostituendo quelle esistenti non a norma, rampe di accesso e trasferimento ai vari settori dei cimiteri, in cemento e similari, antisdrucciolo e correttamente inclinate, con servizi igienici a prova di disabile, con panchine e fontanelle alla giusta altezza”.
Per i firmatari dell’atto “anche i cimiteri, e non solo in questo periodo, devono avere tutte le caratteristiche per essere facilmente raggiungibili e accessibili a chi vive su una sedia a rotelle o ha problemi di deambulazione”. Nell’evidenziare come “generalmente, il ghiaino usato nei viali e vialetti che conducono all’interno del camposanto, verso i loculi, cappelle o tombe interrate, crei non pochi problemi a chi si deve spingere o farsi spingere su una carrozzina, spostarsi con presidi di deambulazione”, Morani, che ha illustrato il documento ha sottolineato come “sia una scelta di civiltà garantire a tutti, anche alle persone con disabilità, un diritto come quello di andare a visitare i propri cari defunti”. “Soluzioni alternative al ghiaino sono già in commercio e rappresentano un’alternativa perfetta alle tradizionali pavimentazioni bituminose in tutti quei casi in cui problematiche relative all’impatto ambientale e paesaggistico impongano una scelta cromatica specifica”, rilevano i consiglieri, portando l’esempio del ricorso a scelte analoghe che vengono fatte abitualmente per “strade o piazze di centri storici, piste ciclabili o pedonali, come arredo urbano in zone di pregio ed ovunque sia necessario rispettare i vincoli della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio”, ma anche per “ingressi ad edifici di privati come ville e condomini, vialetti interni a parchi e giardini, quindi anche per i cimiteri”.
“Crediamo che non si possa fare tutto e subito ma iniziare con degli interventi adeguati e in modo corretto ci permetterà di dire che siamo oltre che sulla strada giusta anche a buon punto del progetto”. Giorgio Baglioni, capogruppo del Lega, ha condiviso l’ordine del giorno e aggiunto: “c’è anche il tema del Piano comunale di eliminazione delle barriere architettoniche. Un articolo di dicembre parlava di lavori antibarriere a San Domenico che sarebbero iniziati a gennaio e non mi risulta”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto: “Si fanno proclami ma non si è realizzato niente. Bene i cimiteri, specialmente quello principale, ma anche il resto”. Luciano Tavernelli ha precisato: “La civiltà si misura da come teniamo i cimiteri. Le stesse modalità dovrebbero estese dalla parte nuova del cimitero monumentale a quella vecchia. Sul nuovo non ci possono essere barriere. Guardiamo anche materiale utilizzato, panchine, fontanelle, che rendono più facilmente fruibile la visita ai nostri cari defunti. A San Domenico i lavori sono stati fatti, stiamo per mettere on line una app che individua e segnale ai disabili le barriere architettoniche”.
Per Filippo Schiattelli, Unione civica Tiferno, “Il Peba non si fa in un giorno ma c’è bisogno di un’azione coerente; in questo tema c’è bisogno di programmazione, dobbiamo programmare ed investiere ma si tratta di un piano poderoso”. Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, ha detto: “La situazione di Città di Castello è nella media, abbiamo concordato interventi con il Prefetto, alcune progettazioni sono in atto. Per quanto riguarda i cimiteri ne abbiamo tanti e ognuno richiede costi ordinari molto significativi.L’ordine del giorno è condivisibile ma dobbiamo anche avere realismo.
Questa Amministrazione ha compiuto molti interventi ma altri ne andranno fatti da chi verrà”.