“Se ne è andato in punta di piedi un personaggio d’altri tempi, un vero signore, il “signore dei cavalli”, dell’ippica la grande passione, lo sport, il ciclismo, e poi le manifestazioni della città a partire dalla sua creatura la mostra nazionale del cavallo che ha fondato e fatto crescere edizione dopo edizione fino a farla diventare manifestazione seconda solo a Verona. Il cavalier Riccardo Gualdani, tifernate doc, era Citta’ di Castello in tutte le sue componenti e la rappresentava ad ogni occasione pubblica che lo vedeva assoluto protagonista con signorilità, orgoglio e classe come pochi.
Un altro pezzo significativo del mosaico della città che ci lascia e lascia un vuoto prima di tutto nella sua famiglia, le figlie Patrizia e Daniela, indimenticate giocatrici di volley, i generi Piero e Carlo, gli amati nipoti, i parenti, i tanti amici e concittadini che gli hanno voluto sempre bene. Ciao cavaliere, non ti dimenticheremo”. E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta, dall’assessore allo Sport, Massimo Massetti e dall’assessore al turismo, commercio e sviluppo economico, Riccardo Carletti (con delega alla Mostra nazionale del Cavallo) appena appresa la notizia della scomparsa, ieri pomeriggio, alla soglia dei 94 anni (li avrebbe compiuti il 10 giugno prossimo) del cavalier Riccardo Gualdani, un personaggio poliedrico che ha segnato la storia cittadina e non solo nei diversi ambiti della vita che lo hanno visto protagonista. Al cordoglio del comune di Città di Castello si unisce anche il Presidente, Marcello Cavargini e il consiglio di amministrazione della Mostra Nazionale del Cavallo. Tanti riconoscimenti ufficiali hanno caratterizzato la sua esistenza, ultimo in ordine di tempo nel 2018 quello del comune di Città di Castello, una targa ricordo con i simboli della città. “Fra i fondatori della Mostra Nazionale del Cavallo per la passione, competenza e senso di appartenenza alla comunità tifernate e alle sue manifestazioni”, questa la motivazione ufficiale impressa nella targa che, il sindaco Luciano Bacchetta, attraverso l’assessore allo sport, Massimo Massetti, al presidente della Mostra Nazionale del Cavallo di allora, Domenico Duranti, alla presidente regionale della Fise Umbria, Mirella Bianconi Ponti (amica sincera sempre vicina nelle occasioni importanti) gli hanno consegnato quale simbolo dell’ippica e del mondo di cavallo, fra i fondatori oltre 50 anni fa della mostra. La Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello tra le più antiche manifestazioni equestri d’Italia. Proprio agli albori della manifestazione il cavalier Riccardo Gualdani accanto all’avvocato, Dante Gaggi, ai commendatori Mario Biagioni, Antonio Gasperini ed altri imprenditori e appassionati di cavalli di allora ne prese le redini riuscendo a farla crescere edizione dopo edizione e per un periodo a guidarla con successo come presidente per poi passare il testimone ad altri che si sono succeduti al vertice della prestigiosa manifestazione.
Classe 1927, tifernate “doc”, Riccardo Gualdani, a 18 anni ha avviato l’attività commerciale nel cuore della città, in piazza Fanti, con la vendita di tessuti e biancheria. Storico socio del Lions club tifernate, ha ricoperto incarichi nell’associazione Commercianti, nella fondazione Cassa di Risparmio di Citta’ di Castello, al Circolo degli Illuminati, nell’Associazione per la tutela dei Monumenti dell’alta valle del tevere, in curia al fianco dei Vescovi e sacerdoti nelle vesti di impeccabile e rigoroso responsabile del cerimoniale. Sempre con i quotidiani locali e sportivi sotto osservazione (appassionato oltre che delle corse dei cavalli anche di calcio, della Fiorentina e ciclismo), appena gli impegni di lavoro glielo consentivano condivideva con la moglie, Anna Colcelli e con le figlie gemelle Patrizia e Daniela (note giocatrici di volley) la passione per i cavalli. Di casa all’ippodromo “Savio” di Cesena, con l’immancabile binocolo in tribuna ad assistere alle corse e ad ogni edizione del Campionato Europeo di Trotto in pista accanto agli amici di sempre il presidente della Hippogroup, Tomaso Grassi, il direttore generale, Marco Rondoni e i compianti cavaliere Bruno Pasini e avvocato Augusto Calzolari. Da Cesena a Milano, da Montecatini a Tordivalle, da Agnano a Merano, dal trotto al galoppo, non c’è ippodromo in Italia che non abbia visto protagonista il “gentleman” tifernate, sempre impeccabile con giacca e cravatta a promuovere la sua creatura, quella mostra nazionale del cavallo per cui si è spesso tutta una vita con orgoglio e senso di appartenenza. Ha visto correre e accarezzato i “mostri sacri” che hanno fatto la storia dell’ippica, di trotto e galoppo, Tornese, Ribot, Delfo e il “capitano” Varenne fino ai fuoriclasse dell’amico allevatore di Assisi, Sergio Carfagna e padre Danilo Reverberi, con Iglesias, Irina e Via Lattea la cavallina “bianca” dei miracoli” che ha centrato per ben due volte il podio più alto in America.
Ha trasmesso la passione per l’ippica all’imprenditore, Giuseppe Ponti, amico fraterno con cui ha condiviso tanti successi dei propri cavalli della scuderia, Ippica Caldese (Lady Raf e Dardo su tutti a Capannelle con gli allenatori, Ersilio Bietolini e Fabrizio Camici) pronelle vesti di esperto team manager. Nel 2007 dopo Giulio Andreotti, Enzo Biagi, Alberto Sordi, Umberto Veronesi, Mario Cipollini (per citarne alcuni) il cavalier Riccardo Gualdani e’ stato iscritto nell’esclusivo novero “Amici dell’ippica”, della Federnat, la più importante associazione Gentlemen drivers d’Europa. Il premio, viene annualmente assegnato a personalita’ di indiscusso prestigio e massima fama a livello internazionale, che “si siano distinte nella loro attivita’ per la custodia dei valori tipici degli amici del cavallo”. Per anni (circa dieci) brillante opinionista e protagonista assoluto di una fra le prime trasmissioni televisive dedicate alle corse al trotto e galoppo, “Dirittura d’arrivo”, sugli schermi della redazione tifernate di Trg, con l’amico e giornalista, Giorgio Galvani, il professor Enrico Polcri e il direttore di sede, Simone Santi. I funerali si svolgeranno domani, Lunedi 17 Maggio alle ore 11 in cattedrale a Città di Castello.