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Castello Cambia attacca Bacchetta: “le sue scelte politiche hanno come obbiettivo quello di far vincere la destra”

Chi ancora invoca Bacchetta per guidare la coalizione di centrosinistra ha evidentemente un solo disegno: picconare il centrosinistra e far vincere la destra
Come prevedibile, incassata l’approvazione del Bilancio preventivo e consuntivo, rinviata sine die la questione del rinnovo dell’amministratore di Sogepu, il sindaco attraverso i suoi sostenitori è tornato a picconare la coalizione di centrosinistra, quel tavolo che rischiava di rubargli la scena della prossima tornata elettorale, avendo stabilito un deciso allargamento rispetto all’attuale maggioranza, ormai asfittica, e soprattutto un cambio di passo rispetto alle proposte di cambiamento per il futuro della città.

I suoi “orfani politici” invocano l’attuale sindaco guardando al futuro dallo specchietto retrovisore e rivendicando una continuità di intenti e di azioni a partire dai presunti grandi successi di questi ultimi dieci anni di governo della città. Dimenticano di definire a quali successi si riferiscano, dato che Città di Castello conosce un declino senza precedenti, con un centro storico tenuto in vita da alcuni eroici residenti e commercianti, con aree prima produttive trasformate in aree commerciali spesso vuote, interi settori produttivi scomparsi e un’economia in perdita.

Quali altri successi? Una piastra logistica costata milioni, fortemente voluta dal duo Cecchini-Bacchetta con il sostegno della destra, oggi miseramente vuota, una piazza Burri sempre annunciata e di cui è invisibile pure il progetto, o di un’altra piazza che pure nel nome irride un’Archeologia ormai ricoperta di cemento e mattoni, peraltro in via di disfacimento ancor prima dell’inaugurazione? Oppure forse si riferivano all’ex ospedale, che sta crollando tra annunci furbeschi, incapacità progettuale e stanziamenti regionali mai ottenuti? O forse stavano pensando all’enorme successo rappresentato dal fatto che, se la gara sui rifiuti fosse vinta da Sogepu, in realtà la gestione sarebbe della nuova società SOG.ECO, a maggioranza privata?

Un vero successo di sinistra.
E che dire della gestione di Sogepu, partecipata dal Comune al 91%, che in un periodo di estrema crisi come questo, si permette di utilizzare soldi pubblici per le più svariate iniziative di singoli e privati, invece che dispensare più utili al Comune al fine di abbassare la Tari per tutti? Ma questo agli amici della sinistra renziana e bacchettiana poco importa, anzi, pare essere ben gradito, dato il supporto al Goracci della situazione, in pieno accordo con la destra di Lignani.


La realtà, sotto gli occhi di tutti, è che questa città ha bisogno di un cambiamento vero, fatto di proposte e facce nuove, che siano in grado di ripartire dai problemi, peraltro ammessi allo stesso tavolo dal principale partito di maggioranza, un Pd che pare disposto a trovare nuove strade per affrontare le sfide di uno scenario reso dalla pandemia decisamente più critico di ieri: serve una visione e servono nuove soluzioni, con metodi molto diversi dal passato, dove la guida siano collegialità e trasparenza per progetti di rilancio economico, sociale, culturale secondo le direttrici della transizione ecologica e digitale. Ricordiamo che l’Altotevere, nel silenzio più totale di chi avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo, è stato praticamente escluso dai progetti regionali da finanziare con i fondi europei (PNRR). Per superare questa pericolosa situazione occorrono idee, energie, collaborazioni e azioni congiunte, non i vecchi recinti utili solo a salvaguardare gli interessi di qualcuno.

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