“Qual è lo stato delle autorizzazioni per i lavori dell’ex cinema Vittoria?” Lo chiede in un interpellanza al consiglio comunale di Città di Castello il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti, premettendo che “Presso l’ex cinema Vittoria il cantiere risulta abbandonato da circa 3 anno senza la presenza in cantiere di operai. I lavori per la costruzione degli appartamenti e stabili commerciali Ex FAT si protraggono dal 2014. Il Contratto di Quartiere Prato Mattonata e altri finanziamenti pubblici in particolare riguardanti gli interventi presso l’ex-cinema Vittoria risultano attivi da anni e come ogni finanziamento pubblico deve sottostare alle date e scadenze.
Lo stato dei lavori del ex cinema Vittoria risulta ad oggi completo al grezzo per la parte in Muratura e che risulta ancora non cambiata la copertura dello stesso. Il cantiere risulta in avanzato stato di abbandono, senza nessun lavoratore impiegato da gennaio 2019. Come già segnalato dal consigliere Morini in una precedente interpellanza il marzo 2018 la modifica dei progetti è stata sempre giustificata dai loro proponenti anche dalla necessità di accelerarne l’esecuzione paventando anche il pericolo di perdere alcuni finanziamenti ad essi connessi. Inoltre il sottoscritto ha già chiesto all’amministratone sulle date delle concessioni e sulle loro scadenze con interpellanza del 28 gennaio 2019”. Il consigliere quindi chiede se “il comune ha eventualmente chiesto proroghe dei finanziamenti pubblici di sua competenza e se le stesse proroghe sono state approvate e accordate con i vari finanziatori, se esistono delle polizze fidejussorie che possano garantire al comune che l’area in caso di assenza di termine dei lavori e/o fallimento della società,, possa essere ripristinata.
Quali sono e azioni che intende intraprendere l’amministrazione, nel caso la società non sia in grado ci completare i lavori, per recuperare tale area ed evitare che ci trovi davanti ad un cantiere abbandonato nel pieno del centro storico. Se è intenzione dell’amministrazione intervenire per fare in modo che almeno politicamente, si possa aprile un tavolo urgente di confronto pubblico sulla situazione e che siano informati i cittadini residenti della zona sullo stato dell’arte della situazione”.