Cerimonia della Festa della Repubblica nel segno della ripresa dopo la pandemia. Secondi: “guardiamo al futuro con la speranza della rinascita, con la volontà di riprendere in mano pienamente la nostra vita”

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“Nel 1946 c’erano le macerie di una guerra fratricida, adesso c’è un nemico subdolo come il Covid-19 che ci ha costretto alla stessa maniera a piangere persone care e a rinunciare a molte delle nostre libertà, per questo lo spirito con cui oggi siamo qui, come il 2 giugno di 75 anni fa, è quello di guardare al futuro con la speranza della rinascita, con la volontà di riprendere in mano pienamente la nostra vita”.

Sono le parole con cui il vice sindaco Luca Secondi ha sottolineato ieri sera l’importanza della cerimonia della Festa della Repubblica, organizzata dal Comune e dal Rotary Club con il supporto tecnico di Sogepu, evidenziando i parallelismi con il clima nel quale il 2 giugno del 1946 si tenne il referendum istituzionale e ricordando “il protagonismo nella scelta tra Repubblica e Monarchia delle donne, che votarono per la prima volta in massa proprio in quell’occasione, e il contributo che hanno saputo dare in seguito alle conquiste della società italiana”. “La Repubblica è come una casa, un luogo accogliente, nel quale si impara un principio su tutti e cioè che nel percorso della nostra vita è fondamentale non calpestare gli altri”, ha detto Secondi, parlando ai cittadini e alle autorità civili e militari presenti dalla scalinata del palazzo comunale, dalla quale hanno rafforzato l’auspicio di ripresa della comunità dopo la pandemia anche gli interventi del vescovo monsignor Domenico Cancian e del presidente del Rotary Club Alessandro Leveque.

La serata guidata nella veste di cerimoniere da Claudio Tomassucci ha visto l’esibizione della Filarmonica Giacomo Puccini, che sotto la direzione del maestro Nolito Bambini e alla presenza del presidente Fabio Arcaleni ha suonato in pubblico per la prima volta dopo l’inizio della pandemia, sottolineando con le proprie note la cerimonia fino all’esecuzione dell’inno nazionale al momento dell’accensione delle luci tricolori, che tra gli applausi dei tifernati hanno avvolto la torre civica in omaggio alla Repubblica.

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